Coronavirus, Azzolina: «Maturità sarà in presenza». Via il 17 giugno, 5 studenti al giorno

Coronavirus, Azzolina: «Maturità sarà in presenza». Via il 17 giugno, 5 studenti al giorno
3 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Aprile 2020, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 16:57

«Gli esami di maturità si faranno in presenza. Il percorso scolastico sarà considerato di più rispetto agli anni scorsi». La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha dato la conferma a a Rai News. «Il colloquio inizierà con un argomento che gli studenti concorderanno prima sulle materie di indirizzo. L'ordinanza ci sarà a breve. Basta studiare e andrà bene». Saranno interrogati 5 ragazzi mediamente al giorno. 

LEGGI ANCHE Coronavirus e Scuola, cosa succede a settembre? Ecco i tre scenari possibili

«Stiamo lavorando per tornare a scuola a settembre. Tre sono gli scenari: il migliore è tornare nella massima normalità come la conosciamo a sempre; può essere che il coronavirus ci sia ma che non sia aggressivo, allora il ritorno in classe sarà a piccoli gruppi: possiamo prevedere allora una metà in presenza e una metà a distanza; la terza è di un coronavirus molto aggressivo, è quella che nessuno si augura. A settembre a scuola bisogna tornare tutti, noi non vediamo l'ora di risentire la campanella, abbiamo bisogno di normalità nel rispetto della sicurezza».

«I nostri studenti partono da un massimo di 60 crediti, i più bravi, l'orale ne vale 40, sta ai nostri studenti studiare per evitare di essere bocciati. Anche se tecnicamente è possibile», dice la ministra dell'Istruzine Lucia Azzolina. «Gli studenti devo dire che in questa situazione di emergenza hanno dimostrato grande maturità - ha aggiunto - spero quindi che non ci siano bocciati perché così getterebbero un anno della loro vita». 

 

 


La mascherina. Non è necessaria alla maturità. «Se lo studente sta ad una distanza di 4-5 metri dagli insegnanti della commissione non credo sia un obbligo indossare la mascherina, diversamente se la distanza fosse minore. Scriveremo un protocollo i sicurezza con le parti sociali. Penso che il modello che si sta usando alla Camera, è ottimo e lo proporremo: lì si usa un distanziamento di almeno 1 metro».

Palestre e cortili. «Per i più piccoli stiamo studiando delle soluzioni non solo nella prospettiva di settembre ma anche molto più vicine nel tempo, sto lavorando con gli enti locali e gli altri ministri. La scuola riapre a settembre ma stiamo lavorando per dare risposte a maggio alle famiglie. A luglio e agosto metterò a disposizione locali, cortili e palestre delle scuole per realizzare i centri estivi. Non ci sarà didattica e non verrà coinvolto il personale scolastico ma il Terzo Settore».



 

© RIPRODUZIONE RISERVATA