Venere, tracce di vita? Nell'atmosfera del pianeta trovata fosfina, forse generata da microbi

Venere, tracce di vita? Trovata fosfina nell'atmosfera del pianeta, forse generata da microbi
Venere, tracce di vita? Trovata fosfina nell'atmosfera del pianeta, forse generata da microbi
di Enzo Vitale
4 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Settembre 2020, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 17:54

Cercavamo i "marziani", invece,  potenti telescopi, piazzati in CiIe e alle Isole Hawai, avrebbero trovato i "venusiani". Naturalmente parliamo di forme di vita elementarissime e, quindi, non illudiamoci:  nel nostro Sistema Solare non esistano esseri simili a noi. Quello che comunque è stato rilevato su Venere, o meglio nelle parti alte della sua atmosfera, è davvero una scoperta eccezionale.  L'equipe di scienziata che ha condotto lo studio ritiene che la scoperta sia significativa, «perché -si legge nel comunicato dell'Eso- si possono escludere molti modi alternativi per produrre fosfina, ma riconosce che la conferma della presenza della "vita" richiede un lavoro ulteriore. Nonostante le nubi in quota di Venere raggiungano una piacevole temperatura di 30 gradi Celsius, sono incredibilmente acide - circa il 90% è acido solforico - ponendo grossi problemi a tutti i microbi che cercano di sopravvivere al loro interno».
 

Video





 

Il team di ricerca


In ogni caso gli scienziati  hanno rilevato che in questi strati alti sia presente la fosfina, un gas che suggerisce che Venere abbia la possibilità di ospitare processi fotochimici o geochimici sconosciuti. Insomma una traccia chimica quasi certa di vita microbica. Ma bisognerà attende le conferme.
Ad effettuare lo studio è stato un team di ricercatori dell'Università di Manchester, del Massachusetts Institute of Technology e dell'Università di Cardiff che sta cercando di capire quale sia la sorgente del gas. Tra le varie ipotesi, quella che prende più consistenza, è che il gas derivi da forme di vita microbiche, fenomeno che avviene anche sul nostro pianeta.
 
 


Leggi anche:  Non solo Marte e Saturno, per capire l'evoluzione della Terra bisognerà studiare Venere
 

I commenti a caldo


«È stato un vero colpo, vedere i primi segnali della presenza di fosfina nello spettro di Venere!», ha esclamato Jane Greaves dell'Università di Cardiff nel Regno Unito, a capo dell'equipe che per prima ha individuato l'impronta della fosfina (detta anche fosfuro di idrogeno) nelle osservazioni del James Clerk Maxwell Telescope (JCMT), gestito dall'Osservatorio dell'Asia orientale, alle Hawaii. La conferma della scoperta ha richiesto l'utilizzo di 45 antenne di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile, un telescopio più sensibile di cui l'ESO (European Southern Observatory) è partner. 
 

John Brucato dell'Inaf


"Nel lavoro appena pubblicato su  Nature Astronomy - è stato il commento di John Robert Brucato, esobiologo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica - i ricercatori hanno osservato nell’atmosfera di Venere la presenza di molecole di fosfina. La fosfina è composta da un atomo di fosforo e tre di idrogeno. Questa molecola ha una sua valenza nella ricerca della vita nello spazio: potrebbe infatti essere l’ “impronta digitale” della presenza di qualche microrganismo che in atmosfera venusiana produce la fosfina come scarto. Nell’atmosfera terrestre la fosfina è tutta prodotta da microrganismi che utilizzano i minerali fosfati e la producono attraverso processi di ossidoriduzione».
Questa molecola, infatti, su  Venere dovrebbe degradarsi e sparire velocemente a causa delle condizioni estreme presenti sul pianeta, come una pressione atmosferica molto alta e temperature di oltre 450 gradi in prossimità del suolo. Il fatto di averla trovata suggerisce che ci possa essere una produzione continua di fosfina. Da dove potrebbe venire? Da microrganismi o da processi abiotici, cioè di tipo geologico o geofisico?
«Ad oggi -dice ancora Brucato- non si conoscono processi abiotici da cui potrebbe originarsi la fosfina, quindi per questo la scoperta è interessante: è un po’ un campanello d’allarme che può suggerire la presenza di qualche forma di vita nell’atmosfera venusiana, dove la temperatura è sensibilmente minore rispetto al suolo. Inoltre il fosforo è presente sulla Terra e sugli altri pianeti come fosfato, quindi è difficile da essere utilizzato come elemento chimico che poi viene inglobato nei processi biologici. La fosfina rende il fosforo in una forma più reattiva e gli permette, una volta che sia solubilizzato nelle goccioline di acqua  presenti nell’alta atmosfera di Venere, di essere utilizzato in processi biologici. Quindi anche da questo punto di vista la scoperta è decisamente interessante».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA