Covid-19, «Il coronavirus in circolo da decenni»: gli esperti spiegano come potrebbe essere evoluto

Covid-19, «Il coronavirus in circolo da decenni»: gli esperti spiegano come potrebbe essere evoluto
di Alessia Strinati
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Martedì 31 Marzo 2020, 16:43

Il coronavirus era in giro già da tempo. Un team di ricerca internazionale guidato da uno scienziato del prestigioso The Scripps Research Institute di La Jolla, California, che ha collaborato con altri importanti centri di ricerca mondiali ha spiegato che il temuto virus potrebbe essere in giro già da decenni, ma solo in questi ultimi mesi sarebbe mutato diventando così aggressivo per l'uomo.

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I primi casi accertati di COVID-19, risalgono alla fine dello scorso anno in Cina, associati al mercato del pesce Huanan della metropoli industriale da 11 milioni di abitanti Wuhan. Secondo gli esperti però il patogeno sarebbe in giro addirttura da decenni e solo in questi mesi avrebbe subito una mutazione genetica che lo avrebbe reso così aggressivo. La mutazione genetica, però, in quanto tale, non è certo avvenuta in pochi mesi, ma sarebbe in atto da tempo, solo nell'ultimo periodo si sarebbe però conclusa con la creazione di un patogeno sconosciuto all'uomo e per il quale la specie umana non ha anticorpi. 

Il team ha comunque smentito l'origine in laboratorio del coronavirus, le cui caratteristiche sono state rigorosamente plasmate dall'evoluzione naturale. Il patogeno presenta una mutazione unica non rilevata nei coronavirus degli animali dai quali sarebbe avvenuto il salto di specie, come i pipistrelli del genere Rhinolophus (i pipistrelli dal muso a ferro di cavallo) e i pangolini malesi. La mutazione sarebbe avvenuta dopo una serie di infezioni riscontrate nell'uomo a seguito del contatto con questi animali.

In pratica i continui contatti, con morsi, ad esempio, tra animale e uomo hanno portato il virus nel tempo a rafforzarsi e a mutare fino a diventare così intelligente da trasmettersi non solo dall'animale all'uomo ma anche da un uomo all'altro.

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