Uomo di Neanderthal estinto dall'inversione del campo magnetico terrestre

Uomo di Neanderthal estinto dall'inversione del campo magnetico terrestre
di Riccardo De Palo
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Sarebbe stata l'inversione dei poli magnetici della Terra, unita a un drammatico calo dell’attività solare avvenuto 42mila anni fa, a causare l’estinzione di molti mastodontici animali, e la fine dell’uomo di Neanderthal, secondo una ricerca australiana citata dal Guardian. 

Come noto, il campo magnetico terrestre agisce come protezione dalle radiazioni cosmiche. E, talvolta quando le polarità magnetiche del pianeta mutano (in passato è successo molte volte), questa protezione cala in maniera sensibile, lasciando la Terra vulnerabile a pericolose particelle ad alta energia. 

L'uomo di Neanderthal era un subacqueo: le prove in una grotta vicino a Gaeta

Uno di questi drammatici capovolgimenti è avvenuto 42mila anni fa, ed è durato un millennio.

In passato non erano state trovate prove di un effettivo cataclisma avvenuto in quel periodo, ma soltanto perché i ricercatori non si erano concentrati sul lasso di tempo in cui il campo è mutato. «A quel tempo, deve essere stato percepito come un'apocalisse», ha detto un co-autore dello studio,  Chris Turney dell’Università australiana del New South Wales.

Nell’articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, Turney e il suo team ha spiegato come ha effettuato le analisi al radiocarbonio degli antichi alberi di kauri, nell'emisfero australe, alcuni dei quali risalgono a oltre 42mila anni fa. Il risultato ha evidenziato un aumento dei livelli di carbonio 14 al tempo della cosiddetta “escursione di Laschamps”, a causa del radiazioni cosmiche. «Abbiamo notato la crescita massiccia della calotta di ghiaccio in Nord America, lo spostamento delle aree tropicali, venti anomali nell’emisfero Sud, siccità in Australia», ha detto Turney al giornale britannico. 

All’epoca, secondo gli studiosi, sono avvenuti cambiamenti climatici colossali, causati anche dal rallentamento dell’attività solare: fenomeni estremi, tempeste, e una diffusa aurora visibile in tutto il pianeta. L’invenzione dei pigimenti ocra, usati per la prima volta in questo periodo - e l’uso di caverne come rifugio per vivere - potrebbero essere stati i metodi usati dagli ominidi di quel periodo per proteggersi dalle radiazioni ultraviolette, causate dal diminuire dello stato protettivo di ozono. 

Con un certo humour, gli scienziati hanno denominato questi fenomeni epocali come Eventi Adams, dal nome di Douglas Adams, autore di “Guida galattica per autostoppisti”, romanzo da cui fu tratto un film, in cui si descrive il 42 come il numero che “dà la risposta definitiva ad ogni domanda sull’universo”.

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