Cosa cambia per le famiglie
I risparmi sono stati stimati in circa tre miliardi. Le due platee di riferimento sono quelle di famiglie povere con persone non occupabili e famiglie al cui interno ci sono invece persone in grado di lavorare. Per i primi (dove è presente un minorenne, un anziano o un disabile) il nuovo assegno sarà massimo di 6mila euro, moltiplicato per la scala di equivalenza della composizione familiare, tenendo conto delle categorie deboli. Il massimo in questo caso è 2.2, che farebbe lievitare l'assegno fino a 13.200 euro annui. Per la seconda platea, nella quale non sono presenti categorie deboli, i 6mila euro si riducono a 4.500.