«Bollette sempre più care, noi in bilico tra licenziare e resistere». Quattro imprenditori raccontano la propria storia

Domenica 25 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:47 | 2 Minuti di Lettura

Salvatore De Riccardis (Fonderia De Riccardis)

«Ho ritoccato il listino e razionalizzato i consumi. E ora farò un grande investimento sulle rinnovabili». Salvatore De Riccardis sta studiando ogni soluzione per scongiurare la crisi della sua storica fonderia di Soleto, nel Salento, ma non sa ancora se riuscirà a evitare di mettere in cassa integrazione i suoi quasi 100 dipendenti entro l’anno. Tra luce, gas e ossigeno (per l’ossicombustione), ha ricevuto a luglio bollette per circa 800mila euro e non può escludere al momento nuovi incrementi.
Rapidamente, l’imprenditore sta provando a modificare la strategia di difesa: «Già a breve termine, ci siamo, infatti, resi conto che compensare le spese con l’aumento dei prezzi risultava controproducente sul mercato. Abbiamo, così, pensato di metter mano ai turni, ma visto che il costo dell’energia varia ogni giorno ci è apparso subito chiaro che avremmo fatto impazzire i nostri lavoratori. Quindi, più semplicemente - spiega De Riccardis -, abbiamo cambiato il nostro approccio alla luce: ce ne serviamo quando effettivamente serve. Poi abbiamo sostituito le vecchie con lampade a basso consumo». E tra un po’ saranno sostituiti anche i motori elettrici che alimentano il funzionamento degli impianti.
Intanto, però, l’imprenditore sta lavorando per mettere a segno il colpo che detterà il salto di qualità con una spesa complessiva di 2 milioni di euro: «L’unico modo effettivamente concreto che abbiamo per abbattere la spesa è alimentare il funzionamento elettrico della fonderia con energia rinnovabile. Pertanto, sfruttando gli incentivi regionali e acquistando un nuovo grande terreno, costruiremo un mega impianto fotovoltaico (3,5 MW) che ci consentirà di guardare al futuro con maggiore tranquillità: siamo convinti che sia l’unica via per salvare l’azienda e renderla ancora più produttiva».

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