Il direttore dell'Aifa Magrini: «Vaccino anti Covid potrebbe arrivare a gennaio-febbraio»

Il direttore dell'Aifa Magrini: «Vaccino anti Covid potrebbe arrivare a gennaio-febbraio»
Il direttore dell'Aifa Magrini: «Vaccino anti Covid potrebbe arrivare a gennaio-febbraio»
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 22:59

Il vaccino anti Covid potrebbe arrivare presto, forse già a gennaio-febbraio. Dopo le buone notizie sul fronte della sperimentazione del vaccino AstraZeneca (sviluppato insieme all'Università di Oxford e che verrà prodotto dalla Irbm di Pomezia), oggi è Nicola Magrini, direttore generale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) a usare parole incoraggianti in questi difficili tempi di pandemia. Secondo Magrini il vaccino «si potrebbe avere in uso clinico, cioè a disposizione dei soggetti a rischio a gennaio - febbraio».

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Ospite a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24, Magrini (che qualche mese fa è stato contagiato lui stesso dal coronavirus, ha aggiunto: «Come Agenzia regolatoria europea siamo in attesa dei dati clinici, se arrivano a fine novembre serve una osservazione attenta, siamo in condizione di grande corsa ma anche di valutazione seria.

Ci sono 6 vaccini in fase di sviluppo clinico, avremo i dati degli studi clinici tra fine anno e inizio dell'anno prossimo di tre vaccini che viaggiano insieme come prima velocità e ulteriori tre nel primo semestre del prossimo anno, una situazione di rapida evoluzione che però non può saltare i passi naturali di valutazione. Abbiamo ancora molti dubbi sull'efficacia».

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Parlando invece delle cure con plasma autoimmune, «i dati degli Stati Uniti che lo hanno usato non sono stati convincenti, l'Italia sta conducendo uno studio randomizzato che sta procedendo con rapidità», ha detto Magrini. «Bisogna arrivare a un migliaio di pazienti per capire se nella fascia intermedia dei non troppo gravi questa terapia può dare un contributo. Ci attendiamo da questi e dagli anticorpi monoclonali, che sono un potenziamento di questa terapia, un possibile effetto positivo. Se i centri aderenti potessero aumentare, nonostante i rallentamenti amministrativi del nostro sistema, ci auguriamo di avere questi dati nei prossimi due-tre mesi».

Sempre a Radio 24, Magrini ha parlato anche dell'idrossiclorochina. «I dati hanno sempre confermato effetto nullo e possibili effetti indesiderati cardiaci, ha detto, i dati di efficacia sono assolutamente carenti e alcuni ricercatori hanno anche messo in dubbio i modelli preclinici, cioè animali. I dati per la clorochina sono deludenti e attualmente non è un opzione terapeutica».

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