Trapianto di utero, successo per la prima paziente italiana: «Prossimo traguardo? Una gravidanza»

Il primo trapianto di utero in Italia è stato realizzato da un equipe composta da medici e operatori sanitari del Centro trapianti del Policlinico e dell Ospedale Cannizzaro.
Il primo trapianto di utero in Italia è stato realizzato da un’equipe composta da medici e operatori sanitari del Centro trapianti del Policlinico e dell’Ospedale Cannizzaro.
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Giovedì 10 Settembre 2020, 12:56
Il primo trapianto di utero in Italia si è concluso con successo, con la paziente siciliana sottoposta all’intervento tornata a casa in ottime condizione dopo 17 giorni di ricovero. La donna, 29 anni, è stata operata a Catania il 21 agosto scorso da un’equipe composta da medici e operatori sanitari del Centro trapianti del Policlinico e dell’Ospedale Cannizzaro.


La paziente è affetta da sindrome di Rokitansky e nata senza l’organo e il trapianto è stato possibile grazie a una sperimentazione approvata dal Centro nazionale trapianti nel 2018, dopo la ricerca durata oltre un anno di una donatrice compatibile: “Il decorso post-operatorio ha mostrato la totale assenza di complicazioni – ha fatto sapere il professor Pierfrancesco Veroux del Policlinico di Catania - Non c’è stato nessun sanguinamento, frequente in questo tipo di trapianti, e l’organo risulta perfettamente perfuso, il che lascia ben sperare per il percorso successivo che porterà la paziente a cercare una gravidanza. Ora si apre una fase molto delicata”.
Esprime soddisfazione il professor Paolo Scollo dell’Ospedale Cannizzato: “Si è trattato di un intervento estremamente complesso ma siamo molto soddisfatti. Gli esami minuziosi eseguiti finora hanno confermato l’assenza di rigetto e questo ci rende fiduciosi. Continueremo con le biopsie periodiche, ogni 15 giorni per i primi 2 mesi e poi ogni 30 per i successivi 3, in modo da poter verificare costantemente la tenuta del trapianto. A quel punto potremo iniziare il percorso di procreazione medicalmente assistita con gli ovociti prelevati alla paziente poco prima dell’intervento. Il tutto per raggiungere l’obiettivo del trapianto: ovvero che la signora porti a termine una gravidanza”.

Un successo che celebra anche il dottor Massimo Cardillo, direttore del Centro nazionale trapianti “il successo di questo primo tentativo è la conferma della bontà del protocollo e premia il grande lavoro delle equipe del Cannizzaro e del Policlinico di Catania, oltre che di tutta la rete trapiantologica italiana che ha collaborato alla ricerca della donatrice, in particolare i coordinamenti di Sicilia e Toscana. In questo momento già 7 nuove pazienti sono pronte a ricevere un utero e altre 15 stanno completando l’iter valutativo per l’iscrizione in lista d’attesa. Siamo pronti quindi a ripetere anche subito l’esperienza del trapianto, raccogliendo il gesto di generosità di una eventuale nuova donatrice”.
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