Senza la campagna vaccinale, l'Italia sarebbe in zona rossa da agosto. La previsione viene da un esperto di statistica, Enrico Rettore, professore di Econometria all'Università di Padova, che nel parlare della pandemia e dell'incidenza del vaccino anti Covid sui dati epidemiologici, non ha dubbi: «Senza i vaccini, con i criteri in vigore per l'assegnazione dei colori, saremmo finiti in zona rossa ad agosto - ha detto al Corriere della Sera - Tra l'altro il mese passato è il periodo meno favorevole alla circolazione del virus, figurarsi cosa sarebbe accaduto ora in autunno».
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Rettore, 61 anni, ha elaborato i suoi calcoli dai dati dell'Iss e li ha schematizzati in una tabella: «Nella prima riga ho riportato il numero di contagi, i ricoverati, le terapie intensive e i decessi.
Dal 13 agosto al 12 settembre, spiega il docente di Econometria, «abbiamo avuto 974 ingressi in terapia intensiva: senza inoculazioni sarebbero stati 4.988. Dal 30 luglio al 29 agosto 1.443 decessi, senza vaccino sarebbero stati 9.176». «L’altro dato interessante è quello dei contagi: dal 20 agosto al 19 settembre, senza i vaccini, 346.000 persone avrebbero contratto il Covid-19. In buona sostanza si sarebbero avuti 145 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti», aggiunge Rettore al Corriere della Sera. Numeri che avrebbero portato con ogni probabilità il governo a ricorrere a nuove chiusure e alla famigerata zona rossa, o magari anche al coprifuoco.