Anna Maria Giannini, docente di Psicologia dell’ateneo romano Sapienza e psicologa dell’Ordine Psicologi del Lazio, perché stare molto davanti allo schermo riduce le capacità cognitive dei bimbi?
«L’esposizione ripetuta e prolungata alla Rete, con le facilitazioni che questa offre nel reperire informazioni e altro, causa un abbattimento delle capacità cognitive perché, di fatto, si usano meno. Non ci si affatica a cercare informazioni, si diventa sostanzialmente fruitori passivi».
A quale età si può dare uno smartphone o un tablet a un bambino?
«Non esiste un’età precisa.
Dobbiamo preoccuparci per gli adulti di domani?
«Tutte le capacità che non usiamo, si riducono. Questo ha un peso ancora maggiore nella fase di sviluppo, ma vale ad ogni età. Quindi, ci dobbiamo preoccupare per quelli di domani e anche per quelli di oggi».