Paracetamolo, ecco i rischi dell’assunzione in gravidanza

Paracetamolo, ecco i rischi dell assunzione in gravidanza
Paracetamolo, ecco i rischi dell’assunzione in gravidanza
di Eleonora Giovinazzo
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Martedì 31 Ottobre 2017, 18:56
Le donne che assumono una grande quantità di paracetamolo avrebbero più probabilità di avere bambini con ADHD, disturbo da deficit di attenzione/iperattività rispetto alle donne in gravidanza che non assumono grandi quantità del farmaco. A sostenerlo è uno studio norvegese coordinato da Eivind Ystrom del Norwegian Institute of Public Health all’Università di Oslo che ha analizzato circa 113mila bambini e mamme, tra cui 2.246 con una diagnosi di ADHD. La ricerca, pubblicata su Pediatrics, sostiene che assumere paracetamolo durante un solo trimestre è stato associato ad un rischio più elevato del 7%, in due trimestri del 22% e del 27% in tutti e tre i trimestri.

Dunque, l’uso a breve termine non sembra aumentare il rischio che il bambino sviluppi un disturbo da deficit di attenzione/iperattività. L’indagine evidenzia che le donne che hanno assunto paracetamolo per otto giorni hanno avuto il 10% di probabilità in meno di avere bambini con ADHD rispetto alle mamme che avevano utilizzato il farmaco durante tutta la gravidanza. 





Le mamme che invece hanno assunto il medicinale per febbre o infezioni dai 22 ai 28 giorni hanno avuto una probabilità sei volte più alta di avere bambini con ADHD rispetto alle mamme che avevano evitato il farmaco per tutta la gravidanza.

“E’ possibile che la connessione tra paracetamolo e ADHD sia dovuto al caso - ha spiegato al Daily Mail il dottor Antonio Saas, ricercatore della University of Texas Medical Branch di Galveston, non coinvolto nella ricerca - Va anche tenuto in considerazione che non usare il paracetamolo può avere conseguenze peggiori”. 

I medici infatti suggeriscono alle donne in gravidanza di assumere paracetamolo il minimo indispensabile e per il più breve tempo possibile. “Non credo che una dose molto moderata di paracetamolo in pochi giorni possa avere un effetto reale sul cervello in via di sviluppo”, ha commentato al Daily Mail Jordi Julvez, ricercatore presso l’Istituto di salute mondiale di Barcellona non coinvolto nell’indagine.

“L’aumento del rischio di ADHD durante un uso prolungato potrebbe anche essere dovuto alla gravità dei problemi che le donne avevano e non all’uso del farmaco”, ha sottolineato al Daily Mail il dottor Chittaranjan Andrade dell’Istituto Nazionale di Salute Mentale e Neuroscienze di Bangalore, in India, anche lui non coinvolto nella ricerca. 

Anche secondo uno studio danese il paracetamolo assunto in gravidanza potrebbe essere correlato all’insorgenza di disturbi comportamentali. Lo studio del 2014, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, aveva analizzato i dati raccolti su 64 322 bambini tra il 1996 e il 2002. In ogni caso la tachipirina, presa nelle dosi consigliate, continua a essere considerata da molti medici il miglior analgesico da assumere durante la gravidanza. 
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