La Medicina Personalizzata al centro della Giornata della Ricerca al Policlinico Gemelli: «Terapie mirate per ciascun paziente»

La Medicina Personalizzata al centro della Giornata della Ricerca al Policlinico Gemelli: «Terapie mirate per ciascun paziente»
La Medicina Personalizzata al centro della Giornata della Ricerca al Policlinico Gemelli: «Terapie mirate per ciascun paziente»
di Silvia Natella
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Giovedì 20 Settembre 2018, 16:45
Diagnosi precoci e terapie "su misura" che mettano al centro il paziente. È questo il filo conduttore della VII edizione della Giornata della Ricerca promossa dal Policlinico Agostino Gemelli e dall'Università Cattolica di Roma. Per l'occasione, all'ospedale di via della Pineta Sacchetti questa mattina sono stati presentati i risultati di studi su patologie di ampia diffusione come tumori, malattie cardiovascolari e neurologiche, senza trascurare i disturbi più rari e con particolare attenzione alla salute della donna e del bambino. Al centro, la medicina personalizzata e le biotecnologie innovative. 

L'obiettivo, sempre più raggiungibile, è quello di "fornire la cura giusta al paziente giusto" e per farlo è necessario tenere conto delle caratteristiche biologiche e molecolari di ciascun individuo. Il passaggio da una medicina di precisione a quella personalizzata consentirà di ridurre gli effetti collaterali delle cure e avrà un impatto notevole sul contenimento della spesa sanitaria. 

Sono 1150 i ricercatori dell’Università Cattolica e dell’IRCCS impegnati sul fronte della medicina personalizzata, 290 i nuovi progetti di ricerca, 1500 le pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali e 15,5 milioni gli euro stanziati per finanziare gli studi. Di base la consapevolezza che un farmaco non agisce allo stesso modo su pazienti diversi e che occorre investire affinché ogni paziente sia trattato come un caso specifico. 

«È più importante sapere che sorta di persona abbia una certa malattia piuttosto che conoscere che sorta di malattia abbia una persona», ha detto Guido Rasi, direttore esecutivo dell’Ema (Agenzia europea del farmaco), al quale è andato il “Premio Giovanni Paolo II”; mentre il rettore Franco Anelli ha sottolineato l’importanza di questa giornata specialmente «per la sua funzione culturale nella società odierna nella quale si è persa, da parte della collettività, la fiducia nella scienza ed è venuta meno l’autorevolezza del medico come depositario di conoscenza». 

Nel corso della Giornata della Ricerca sono stati premiati anche i giovani autori delle migliori pubblicazioni del 2017: si tratta di Matteo Spinelli, Luca Giraldi, Stefano Alivernini, Emanuela Teveroni e Marianna Criscuolo. Cinque le aree interessate: malattie neurologiche e dell’invecchiamento, salute della donna e del bambino, biotecnologie innovative e percorsi di personalizzazione diagnostica e in terapia intensiva, malattie cardiopolmonari croniche e sostenibilità della medicina personalizzata e predittiva nel Servizio sanitario nazionale.
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