«C'è un colpo di coda dell'influenza che seppur abbia superato il picco nei giorni passati ancora si fa sentire soprattutto con forme gastrointestinali, quindi febbre, mal di stomaco, vomito e diarrea. Segnaliamo un +10-20% di casi in questo mese». Così all'Adnkronos Salute il segretario nazionale della Federazione dei medici famiglia (Fimmg), Silvestro Scotti, fa il punto sulla stagione influenzale e l'emergenza Covid.
«Abbiamo vissuto quasi due anni senza l'influenza, abbiamo portato la mascherina all'aperto e al chiuso, poi è tornata prepotentemente quest'anno e ha colpito molto i giovani, la categoria che non fa il vaccino stagionale - ricorda Scotti - Infatti quest'anno si è stabilita su livelli elevati di contagi anche se senza picchi».
Secondo Scotti sul «colpo di coda» dell'influenza pesa anche «l'arrivo di una primavera condizioni da forti escursioni termiche».
INFLUENZA: I dati
Con i 272.900 casi registrati nell'ultima settimana dal sistema di sorveglianza InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'attuale stagione sono stati già messi a letto 5,9 milioni di italiani, quasi 300 mila in più rispetto al 2019-2020, l'ultimo anno prima della pandemia. La stagione ha avuto un andamento anomalo, con due picchi. Uno nell'ultima settimana dell'anno, trainato da virus respiratori diversi rispetto a quelli propriamente influenzali come quello sinciziale, e un secondo a fine marzo in cui invece sono stati registrati tassi elevati di virus influenzali, con una percentuale superiore al 34% dei campioni analizzati dal laboratori InfluNet nella settimana tra il 21 e il 27 marzo. Nel complesso, dall'inizio della stagione ad oggi, su un totale di 11.236 campioni raccolti dai diversi laboratori, 1.491 (il 13,2%) sono risultati positivi al virus influenzale.
In tutta la scorsa stagione non era stato isolato alcun virus influenzale. Per quel che concerne l'ultima rilevazione dell'Iss, nella settimana dal 4 al 10 aprile 2022 l'incidenza si è attestata a 4,61 casi per mille abitanti. Il calo più brusco è stato osservato nei bambini al di sotto dei 5 anni, in cui l'incidenza è passata da 18,01 casi per mille a 14,80. Nella fascia 5-14 anni è a 6,99 casi per mille (rispetto agli 8,84 per mille della scorsa settimana), in quella 15-64 è pari a 4,06 casi per mille (rispetto a 4,91), negli over-65 è a 1,97 casi per mille (rispetto a 2,26). Tra le Regioni, si è assistito a un crollo dei casi in Campania, dove in una settimana si è passati da un'incidenza di 13 casi per mille a 4,11. Forte calo anche in Umbria (da 13,37 a 6,89) e Marche (da 12,53 a 9,30). In controtendenza, invece, la provincia autonoma di Trento (da 2,60 a 5,67 casi per mille), la Puglia (da 4,77 a 5,85) e il Friuli Venezia Giulia (da 5,71 a 6,81). In calo anche la circolazione dei virus influenzali passata dal 33,3% dei campioni analizzati la scorsa settimana all'attuale 24,8%.