Fase 2, l'Iss: «Contagi in calo in tutta Italia, ma il virus circola ancora. Aumentano gli asintomatici»

Fase 2, l'Iss: «Contagi in calo in tutta Italia, ma il virus circola ancora. Aumentano gli asintomatici»
Fase 2, l'Iss: «Contagi in calo in tutta Italia, ma il virus circola ancora. Aumentano gli asintomatici»
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Venerdì 22 Maggio 2020, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 16:07

L'Istituto Superiore di Sanità in conferenza stampa ha aggiornato sulla situazione epidemiologica in Italia per quanto riguarda la pandemia di coronavirus. Il presidente Silvio Brusaferro ha illustrato le novità, parlando di dati in miglioramento e contagi in calo, ma ha ammonito sui pericoli delle prossime settimane, dopo la riapertura e la partenza della Fase 2. ​«Non possiamo escludere un incremento nelle prossime settimane ma non si tratta di una pagella settimanale delle regioni. Però possiamo incamminarci con fiducia sapendo che ci potranno essere momenti di incremento dei casi ma sapendo anche che abbiamo un sistema capace di intercettarli», ha detto Brusaferro.

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INDICE RT OSCILLA, SOTTO 1 QUASI OVUNQUE ​C'è una grande oscillazione dell'indice Rt di contagio sul territorio. Ma Rt non è una pagella ma uno strumento dinamico che ci aiuta a capire cosa succede e va letto con altri dati, ha detto il presidente Iss. L'indice di contagio Rt è segnalato sotto il valore 1 in tutte le regioni italiane tranne in Val d'Aosta, dove si registra un valore pari a 1.06. Il dato emerge dal report settimanale del monitoraggio sulla fase 2, illustrato durante la conferenza stampa di oggi all'Istituto superiore di sanita. Per la val d'Aosta si considera l'indice una oscillazione momentanea mentre la Lombardia è in decremento.

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CRESCONO GLI ASINTOMATICI L'Italia è a più velocità ma non abbiamo segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, «sia per quanto riguarda le terapia intensive sia per quanto riguarda i reparti. l'Obiettivo è evitare la ripartenza di curve epidemiche sapendo che ci potranno essere degli episodi di ricrescita dei casi nei territori». «In tutte le regioni i casi sono in decremento ma rimangano le differenze tra le regioni che dividono sostanzialmente in tre aree il paese. Anche in Lombardia c'è un decremento giornaliero dei casi». «La curva epidemica è stabile ed in calo. Ora tanto più andremo verso un numero di casi limitato tanto più il sistema sarà sensibile per individuare subito i casi. Sta crescendo la quota degli asintomatici».

PICCO IN MOLISE E UMBRIA RIENTRATO Oggi il virus ancora circola e non possiamo allentare le misure di protezione individuale, ha aggiunto Brusaferro. Tuttavia il piccolo picco in Molise e Umbria è rapidamente rientrato, ha concluso. Il sistema di monitoraggio non è un giudizio o un pagella per le regioni ma è uno strumento. I dati che oggi abbiamo sono dati buoni ma sono dati che ci danno la garanzia della capacità delle regioni di intervenire. In questo momento, ha detto il presidente dell'Iss, serve la collaborazione di tutti.

REZZA: ATTENZIONE ALTA SUI FOCOLAI «Mantenere costantemente alta l' attenzione di identificazione dei focolai anche durante il periodo estivo». In tal senso «globalmente mi sembra stia aumentando la resilienza da parte delle Regioni». Così il neo direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza nella conferenza stampa Iss sull'andamento del monitoraggio post lockdown. Rezza ha evidenziato che dalla fase 1 alla fase 2 importanti sono la responsabilità dei singoli e la responsabilità pubblica in grado di rilevare piccoli segnali d'allarme.

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