Covid, la pandemia è davvero alla fine? Rasi: «Omicron 4 e 5 pericolo reale»

Covid, la pandemia è davvero finita? Rasi: «Omicron 4 e 5 pericolo reale»
Covid, la pandemia è davvero finita? Rasi: «Omicron 4 e 5 pericolo reale»
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Sabato 7 Maggio 2022, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 13:58

Covid, ma la pandemia è davvero finita o sta per finire, o siamo ancora in una situazione di pericolo? Bisogna continuare a fare attenzione, secondo l'ex direttore esecutivo dell'Ema - l'agenzia europea del farmaco - Guido Rasi, secondo cui Ema ha lanciato l'allarme sulle nuove sub variante BA.4 e 5 di Omicron e «il pericolo è reale».

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Come «avremmo dovuto ormai aver appreso dalle altre versioni mutate del virus, se sono più contagiose nel giro di qualche settimana arrivano.

L'estate potrebbe rallentarne la marcia ma poi potremmo ritrovarci ad affrontare il terzo autunno problematico dell'era pandemica»,  dice in un'intervista a La Stampa. «È indispensabile resettare il sistema di sorveglianza e di sequenziamento del virus per monitorare bene l'eventuale diffusione di nuove varianti e sub-varianti» spiega. Tra i sintomi ci sono «meno colpi di tosse ma più naso che cola, meno febbre ma più spossatezza. E poi vertigini, dolore allo stomaco e all'addome, male all'orecchio». Non è comunque escluso «il rischio di polmoniti. Che resta elevato tra la popolazione non vaccinata».

Non si sa anche se vaccini aggiornati su Omicron saranno in grado di proteggerci anche da queste sotto varianti, «sappiamo però che BA.4 e BA.5 riescono a evadere la difesa immunitaria indotta dagli attuali vaccini e dal contagio». «Sarà importantissimo ora condurre dei test di immunogenicità per vedere se il siero di chi è stato vaccinato in via sperimentale con i vaccini aggiornati neutralizza anche queste sotto varianti». A ottobre, Rasi somministrerebbe la quarta dose, «agli over 70 e ai fragili perché è li che si concentrano i decessi. Mentre riproverei a convincere i non vaccinati a fare la prima dose, visto che hanno un tasso di mortalità 10 volte superiore ai vaccinati»

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