Covid, l'immunologa Antonella Viola: «Il virus non si può inseguire, biosogna anticiparlo. Ecco come...»

Covid, l'immunologa Antonella Viola: «Il virus non si può inseguire, biosogna anticiparlo. Ecco come...»
Covid, l'immunologa Antonella Viola: «Il virus non si può inseguire, biosogna anticiparlo. Ecco come...»
di Simone Pierini
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Domenica 27 Settembre 2020, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 18:36

«Non si può inseguire il virus correndogli dietro perché è più veloce. Bisogna giocare d’anticipo, analizzare la situazione di oggi immaginando gli scenari futuri». Attraverso un posto pubblicato sulla sua pagina Facebook
l'immunologa Antonella Viola propone le sue idee per evitare di finire travolti dalla seconda ondata di contagi Covid. Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza), Antonella Viola identifica cinque punti fondamentali per non farsi cogliere di sorpresa dal virus

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«Sembra che il ministro della Sanità francese, alla richiesta di prevedere un lockdown prima di Natale, abbia risposto che lui non riesce a proiettarsi in avanti di settimane ma che decide giorno per giorno - spiega la professoressa - Il problema della scarsissima capacità della politica di lavorare a lungo termine è così sotto gli occhi di tutti».



«Non si può inseguire il virus correndogli dietro perché è più veloce - avvisa la professoressa Viola - Bisogna giocare d’anticipo, analizzare la situazione di oggi immaginando gli scenari futuri. Ecco perché, nonostante oggi nel nostro paese non ci sia un sovraccarico del SSN, dobbiamo agire per prevenire il peggio. Come? Nessuna nuova apertura. Con l’aumento lento ma costante dei contagi e con la riapertura di Scuola e Università, non possiamo concederci nuove aperture. Maggiore attenzione in famiglia e con gli amici. Mentre sul luogo di lavoro usiamo tutti le mascherine e cerchiamo di mantenere il distanziamento, in famiglia o in compagnia degli amici molti si rilassano. Pranzi, cene, compleanni, feste: in tutte queste situazioni molte persone non utilizzano la mascherina o si concentrano in ambienti chiusi. Oggi i contagi avvengono prevalentemente in famiglia quindi dobbiamo fare dei sacrifici e rinunciare a questi eventi conviviali. Rafforziamo il monitoraggio affiancando ai tamponi i test rapidi, per poter analizzare un grande numero di persone in pochissimo tempo. Vacciniamoci contro l’influenza per proteggere noi stessi e la comunità. Maggiori controlli e multe: la sera le strade delle nostre città sono strapiene di persone che non portano la mascherina. In condizioni di affollamento e con le temperature basse il rischio di contagio è alto».

«Non aspettiamo che sia troppo tardi, agiamo ora per evitare problemi futuri», conclude. 
 

 

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