Covid, lo studio su Astrazeneca conforta. «Dopo la seconda dose il rischio di trombosi crolla»

Astrazeneca, dopo la seconda dose il rischio di trombosi cala
Astrazeneca, dopo la seconda dose il rischio di trombosi cala
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 17:25

Secondo la rivista Lancet, il rischio di trombosi, l'evento avverso più grave associato in rarissimi casi al vaccino anti covid Astrazeneca, cala molto dopo la seconda dose. Dai dati si evince che il rischio di una trombosi con trombocitopenia (Tts), dopo la seconda dose, sia di 2,3 casi per milione di vaccinati. Un dato paragonabile a quello che si osserva in una popolazione di non vaccinati.

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La Tts, evento avverso che ha gettato nell'ansia il mondo intero dopo i casi avuti alla prima dose di Astrazeneca, torna ad un tasso di normalità dopo la seconda iniezione. Dati incoraggianti che evidenziano il crollo del rischio di trombosi. L'analisi basata sul database di reazioni avverse globale della compagnia, ricorda che dopo la prima dose è di 8,1 casi di Tts per milione di vaccinati.

In un comunicato la compagnia comunica: «Vaxzeviria è efficace contro il covid di qualunque gravità e ha un ruolo critico nel combattere la pandemia. Anche se la Tts è stata identificata dopo la prima dose, questi risultati incoraggiano la somministrazione della seconda come indicato, per fornire protezione contro il coronavirus, comprese le varianti più preoccupanti».

Sempre sul profilo di sicurezza del vaccino, Astrazeneca ha pubblicato un altro studio, ancora però non revisionato, che compara i tassi di tutti gli effetti collaterali associati alle trombosi, quindi anche quelli meno gravi della Tts, sia per il proprio vaccino sia per quelli a mRna. «Indipendentemente dal vaccino utilizzato l'aumento dei tassi di trombosi tra le persone infettate dal Covid-19 è risultato molto maggiore che tra i vaccinati». 

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