Coronavirus, l'allerta dell'epidemiologo dell’Iss: «Tra due settimane si potrà arrivare a 100 morti al giorno»

Coronavirus, l'allerta dell'epidemiologo dell’Iss: «Tra due settimane si potrà arrivare a 100 morti al giorno»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Ottobre 2020, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 14:50

«Tra due settimane avremo 100 morti al giorno». A parlare è Patrizio Pezzotti, l’epidemiologo dell’Iss che cura il rapporto mensile sulla mortalità da Covid, che trae le sue amare considerazioni alla luce della curva dei contagi che di giorno in giorno sembra aumentare. L'esperto spiega che presto si potrà arrivare a 100 morti al giorno, quando a Marzo il picco fu di quasi 900.

Leggi anche > Coronavirus, mezzi pubblici affollati e sicurezza: le regole per ridurre i rischi di contagio

In un'intervista a La Stampa ha spiegato che tra la comparsa dei sintomi e il decesso trascorrono almeno 2 settimane: «Perciò le oltre 40 vittime che contiamo oggi sono quelle che si sono ammalate quando avevamo poco più di 1600 contagi al giorno.

Ora, con quasi seimila contagi in un giorno e con il nostro tasso di letalità, la curva dei decessi tra un paio di settimane è destinata a sfiorare le tre cifre».

Leggi anche > Coronavirus, Crisanti: «Possibile lockdown a Natale per resettare il sistema»

A preoccupare è anche quello che sta accadendo negli altri paesi europei, dove i contagi stanno crescendo con cifre preoccupanti. Il rischio è che anche in Italia si possa verificare la stessa cosa, con conseguenze per il sistema sanitario che, seconco l'esperto, in queste condizioni può tenere altri due mesi prima di collassare come è avvenuto qualche mese fa. 

Leggi anche > Covid Milano, l'allarme di Galli: «Situazione critica negli ospedali, ci restano 15 giorni»

Il pensiero va soprattutto alle persone più anziane, soprattutto per la differenza socio-culturale tra l'Italia e gli altri paesi dell'Ue: «Noi rischiamo di avere una mortalità più alta, perché se nel nord Europa gli anziani vivono per conto proprio, in Italia restano spesso in famiglia. Dove però avviene oltre il 70% dei contagi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA