Corona Virus Cinese, il direttore dell'Istituto Genetica Molecolare al Cnr: «Posti affollati da evitare, lavate spesso le mani»

Corona Virus Cinese, il direttore dell'Istituto Genetica Molecolare al Cnr: «Posti affollati da evitare, lavate spesso le mani»
di Valeria Arnaldi
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 19:03

Giovanni Maga, direttore Istituto di Genetica Molecolare di Pavia, Igm-Cnr: bisogna preoccuparsi per il coronavirus 2019-nCoV?
«Il focolaio pare concentrato nella città di Wuhan. I casi all'estero sono pochi ma non si esclude che nelle prossime settimane ci possano essere focolai in altri Paesi. Il virus, stretto parente della Sars, ha facilità di trasmissione uomo a uomo, circola da almeno due mesi e potrebbe non essere facile intercettare in soggetti potenzialmente infetti».

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Come tutelarsi?
«Le precauzioni sono: evitare luoghi troppo affollati, non stare a stretto contatto con chi mostra sintomi influenzali e avere cura dell'igiene lavandosi spesso le mani. Se non si possono evitare posti affollati, avere cura di non toccare o condividere oggetti come bicchieri, posate, stoviglie».
Come avviene il contagio?
«Come per influenza e raffreddore, attraverso liquidi corporei, quindi tra persone a stretto contatto».
Esiste un vaccino?
«Non ci sono vaccini, né farmaci specifici. Ci sono studi per farmaci contro la Sars ma nulla di approvato. Occorrono 10/15 anni per avere farmaci efficaci».
Che fare in caso di contrazione della malattia?
«Oggi i pazienti in ospedale sono supportati nelle funzioni vitali se vanno in crisi respiratoria. Si somministrano sostanze che modulino la risposta immunitaria. Questi virus causano infiammazioni esagerate, si cerca di combatterle con antinfiammatori. Ci sono farmaci che, durante l'epidemia di Sars, avevano mostrato qualche efficacia».
Quali sono i soggetti più a rischio?
«Del virus non si sa nulla. Ci si basa su analogie con Sars. Anziani e bimbi piccoli sono più a rischio perché hanno un sistema immunitario più debole, nella maggior parte dei casi i colpiti da Sars sono stati giovani. Ma tutta la popolazione è a rischio di contrarre il virus, se si sono immunodepressione o patologie croniche del tratto respiratorio questo può peggiorare la situazione».

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