Bronchiolite, cos'è e come si cura: boom di casi con l'arrivo del freddo

Bronchiolite, boom di casi con l'arrivo del freddo: cos'è e come si cura
Bronchiolite, boom di casi con l'arrivo del freddo: cos'è e come si cura
3 Minuti di Lettura
Sabato 5 Gennaio 2019, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 11:42

La bronchiolite è un'infezione delle vie respiratorie che colpisce i più piccoli e torna a presentarsi puntuale nella stagione fredda: le indicazioni basilari per ridurre il rischio di contrarla sono di evitare il contatto con adulti o fratellini più grandi raffreddati, lavarsi le mani ogni volta che si prende in braccio un neonato o un lattante e non fumare in casa. In un solo mese - dallo scorso dicembre ai primi del nuovo anno - sono stati già quasi 300 gli accessi nel solo Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con una diagnosi di bronchiolite. Un numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane anche a causa dei picchi di freddo. Prima di ricorrere alle cure del pronto soccorso però - spiegano gli specialisti - è necessario farsi consigliare dal proprio pediatra.

Meteo, Italia al gelo e neve al Sud: quanto durerà il freddo. Le previsioni per l'Epifania

Nel periodo tra il primo dicembre 2018 e il 3 gennaio del nuovo anno, il Bambino Gesù ha registrato 279 accessi per bronchioliti, circa il 40% del numero di accessi registrato complessivamente nella passata stagione (tra il primo dicembre 2017 e il 31 marzo 2018) ma non si è ancora raggiunto il picco. Il numero di accessi a dicembre 2017 era stato di 252, il numero più alto della stagione, sceso poi a 241 a gennaio 2018 e dimezzatosi a febbraio e marzo (rispettivamente 127 e 108 accessi).

«La bronchiolite - spiega Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia al Bambino Gesù - è una malattia virale che colpisce i bambini sotto i due anni. Sono molti i virus coinvolti, ma il principale si chiama virus respiratorio sinciziale. È un virus particolarmente attivo al nord nel periodo invernale, con un picco che può variare tra dicembre e febbraio. L'infezione colpisce la maggior parte dei bambini e diventa, quindi, endemica. A tre anni tutti i bambini o quasi tutti sono già positivi agli anticorpi contro questo virus».

COME PREVENIRLA E CURARLA Come suggerisce il nome, il virus provoca un'ostruzione dei bronchi più piccoli dovuta al catarro. Il bambino va aiutato a liberare le prime vie aeree con dei lavaggi nasali. Per cercare di ridurre il rischio di contagio per i bambini più piccoli è bene che non stiano a contatto diretto con altre persone raffreddate in famiglia e ricordarsi di lavare bene le mani prima di toccarli per evitare il passaggio del virus. È molto importante, inoltre, evitare accuratamente il fumo in casa. In bambini molto piccoli o che già presentano patologie di base come cardiopatie congenite, sindromi genetiche, prematurità, c'è infatti il rischio di gravi difficoltà respiratorie che richiedano il ricovero. È opportuno rivolgersi direttamente al pronto soccorso, osservano infine gli esperti del Bambino Gesù, solo nel caso in cui il bambino presenti una difficoltà respiratoria molto grave o addirittura abbia assunto un colorito cianotico delle dita delle mani o intorno alle labbra. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA