Su oltre 92mila neonati sottoposti a screening, tra Lazio e Toscana, 15 avevano una diagnosi terribile: atrofia muscolare spinale (SMA), malattia genetica rara caratterizzata dalla mancata acquisizione o perdita progressiva delle abilità motorie. Ma ora la speranza è affidata a un Progetto Pilota coordinato dal Dipartimento di Scienze della vita dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Campus di Roma) e realizzato insieme ai Centri Nascita di Lazio e Toscana, le Regioni, il sostegno dell'associazione Famiglie SMA e il supporto non condizionato dell'azienda farmaceutica Biogen.
I bambini con diagnosi predetta di SMA grave hanno avuto l'opportunità di una «diagnosi precoce, unita a interventi tempestivi, che è in grado di cambiare la storia naturale della malattia», ha affermato la presidente di Famiglie SMA, Anita Pallara. La diagnosi sarà, dunque, un salvavita. Non solo. «Lo studio - ha aggiunto Francesco Danilo Tiziano, dirigente medico del Gemelli ha finalmente permesso di stabilire la reale dimensione epidemiologica della patologia».
Atrofia spinale, lo screening cambia la vita di 15 bambini
di Valentina Conti
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Giovedì 28 Ottobre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:25
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