Covid, l'Aifa lancia l'allarme sul farmaco Parvulan: illegale ma usato come vaccino anti covid. «È un pericolo per la salute delle persone»

Generalmente usato per curare l'Herpes, il farmaco Parvulan è utilizzato illegalmente contro il covid
Generalmente usato per curare l'Herpes, il farmaco Parvulan è utilizzato illegalmente contro il covid
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Venerdì 10 Settembre 2021, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Illegale in Italia ma usato in sostituzione del vaccino anti covid: è il farmaco Parvulan, solitamente indicato per il trattamento dell'Herpes Zoster. A lanciare l'allarme è l'Aifa in un parere della Commissione tecnico scientifica, pubblicato sul suo sito.

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«L'utilizzo del medicinale nella profilassi del Sars-CoV-2 - si spiega nel parere pubblicato in seguito all'aumento di richieste sospette di importazione -, non è sostenuto dalle benché minime evidenze di efficacia e sicurezza ed è un potenziale pericolo per la salute delle persone».

L'Aifa ha inoltre reso noto che nel periodo che va dal 27 dicembre 2020 al 26 agosto 2021 sono pervenute 91.360 segnalazioni di sospetta reazione avversa su un totale di 76.509.846 dosi di vaccino anti-Covid somministrate, di cui l'86,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.

I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza per i 4 vaccini in uso nella campagna vaccinale. Le segnalazioni gravi, afferma l'Aifa, corrispondono al 13,8% del totale, con un tasso di 13 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate.

 La Commissione tecnico scientifica (Cts) di Aifa ha dunque espresso il proprio parere, ritenendo che «l'utilizzo del medicinale Parvulan nella profilassi dell'infezione da Sars-CoV-2 non sia sostenuto dalle benché minime evidenze di efficacia e sicurezza.

Si sottolinea, inoltre, che anche il razionale di tale utilizzo risulta largamente insufficiente, tanto è vero che la Commissione non aveva ritenuto possibile autorizzarne l'uso nemmeno nell'ambito di una sperimentazione clinica». E ancora: «il possibile uso del farmaco in sostituzione dei vaccini autorizzati (per i quali sono invece disponibili solidi dati di efficacia e sicurezza) rappresenta pertanto un potenziale pericolo per la salute delle persone a motivo, oltre che del profilo di sicurezza quantomeno incerto, anche dell'ingiustificato senso di protezione che il trattamento potrebbe generare a dispetto della mancanza di un'efficacia documentata». Per questo l'Aifa richiama «l'attenzione dei cittadini tutti sui rischi legati all'assunzione di medicinali non autorizzati per la prevenzione delle infezioni» da Covid-19.

L'Agenzia «ritiene pertanto doveroso invitare a diffidare di ogni soluzione alternativa ai vaccini ufficiali, ovvero di ogni vaccino o medicinale che non sia stato sottoposto alle necessarie verifiche da parte delle autorità preposte, e che come tale può rappresentare un rischio per la salute in quanto privo di ogni garanzia rispetto alla reale efficacia nella prevenzione del Covid-19», conclude Aifa, ricordando l'importanza della «collaborazione di tutti - privati cittadini, professionisti sanitari, aziende e associazioni - affinché casi sospetti, come quello qui riportato, siano costantemente segnalati ad Aifa allo scopo di porre in atto ogni misura necessaria a tutela della salute pubblica e del singolo». 

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