Alberto Zangrillo attacca, ancora una volta. «Trovo inutili e dannosi i bollettini quotidiani con i dati sui contagi. Rincorrendo i numeri e le fantasie di pseudo-scienziati perdiamo di vista le basi fondamentali dell'umanità». Così il primario del San Raffaele definisce «devastante» la «campagna del terrore» sulla pandemia. Quindi spiega: «Io la detesto per un motivo semplice: sono convinto che distolga l'attenzione e le forze dai veri problemi. E' arrivato il momento - spiega al Corriere della Sera- , oggi più che mai, di occuparsi degli altri malati: gli oncologici, i cardiopatici, chi ha malattie neurologiche e patologie croniche. Sono malati dimenticati, con situazioni che si stanno riacutizzando e che rischiano di aggravarsi in modo irrimediabile».
Zangrillo propone quindi «una cabina di regia governativa che, nel rispetto dell'autonomia delle Regioni, fissi obiettivi e metta risorse per tornare a seguire chi sta davvero male. In agenda, poi, bisogna tornare a mettere il tema della prevenzione che nel breve periodo porta a spendere, ma che sul lungo fa risparmiare il servizio sanitario e dà qualità di vita».
Sui no vax idee ben chiare: «L’asino non diventerà mai un purosangue! Non lo dico, beninteso, in tono offensivo. Mi limito a un dato di fatto. Come scritto anche da Nature, quasi il 20% della popolazione non si vaccinerà.