Napoli, baby-gang assalta un'ambulanza dopo un intervento Covid: e un ragazzino si appende sul tettino

Napoli, baby-gang assalta un'ambulanza: è la quindicesima aggressione del 2021
Napoli, baby-gang assalta un'ambulanza: è la quindicesima aggressione del 2021
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Lunedì 15 Marzo 2021, 10:41

Un pugno allo specchietto retrovisore e un ragazzo che si appende al tetto dell'ambulanza. È la quindicesima aggressione del 2021 agli operatori del 118, stavolta avvenuta a Napoli nella notte di lunedì 15 marzo. E questo nonostante la Campania si trovi in zona rossa dall'8 marzo, a seguito dell'aumento dei contagi e delle difficoltà degli ospedali. 

La segnalazione

La notizia viene data dalla pagina Facebook «Nessuno tocchi Ippocrate», ideata da un medico del 118 stanco delle aggressioni che quotidianamente subisce il personale. «La postazione 118 dell’Annunziata intorno a mezzanotte viene allertata nel centro storico di Napoli (Vico figurelle a Montecalvario) per “riferita dispnea in COVID positivo”», si legge nel post.

Ma l'intervento è meno gravo del previsto.

La richiesta della bombola d'ossigeno

«Giunto sul posto, l’equipaggio si accorge che il paziente, che saturava discretamente, aveva chiamato l’ambulanza solo e soltanto per avere una bombola di ossigeno, e a quanto riferito dai parenti, avrebbero continuato a chiamare il 118 finquando non gli avrebbero mandato una ambulanza con l’ossigeno», prosegue il post dalla pagina Facebook Nessuno tocchi Ippocrate. Così il personale del 118 va via.

L'aggressione

«Esterefatti dalla “NON” richiesta di soccorso l’equipaggio scende dalla abitazione e trova un gruppo di ragazzini senza mascherina che in barba alle norme anti-covid sostavano poco distanti. Alla partenza del mezzo di soccorso uno di loro, senza alcun apparente motivo, sferra un pugno allo specchietto retrovisore e un altro si appende letteralmente al tetto dell’ambulanza!», il finale del racconto del post dalla pagina Facebook Nessuno tocchi Ippocrate. E poi il commento conclusivo: «Sempre più difficile il lavoro di chi, sottopagato ed umiliato, cerca solo di portare sollievo a casa di chi non si sente VERAMENTE bene!».

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