Luigi Salvati, il mago dei motori ucciso dal Covid a 30 anni: non era vaccinato

Luigi Salvati, il mago dei motori ucciso dal Covid a 30 anni. Non era vaccinato
Luigi Salvati, il mago dei motori ucciso dal Covid a 30 anni. Non era vaccinato
di Melina Chiapparino
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Agosto 2021, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 06:12

È stato ucciso dal Covid a 30 anni senza essere vaccinato. Luigi Salvati, ha perso la vita ieri mattina dopo un ricovero ospedaliero che aveva reso necessaria l’assistenza nel reparto di terapia intensiva del Loreto Mare. Il giovane meccanico napoletano, inizialmente, si era mostrato restio nel recarsi in ospedale ma l’aggravarsi delle sue condizioni non gli aveva lasciato scelta. Dalla degenza ordinaria nel presidio di via Vespucci, era stato trasferito lo scorso 2 agosto nel reparto di Sub intensiva e, il giorno dopo, in Rianimazione dove non è riuscito a sconfiggere il virus. 


Luigi Salvati, era molto conosciuto, nel centro storico di Napoli, per la sua abilità di meccanico in grado di riparare e rimettere a nuovo qualsiasi mezzo su due ruote. Prima ancora della maggiore età, si era dedicato alla passione per i motori, coronando il sogno di avere un’officina tutta sua, in piazza Mercato. Per gli amici ma anche per tutti coloro che ne apprezzavano le qualità di meccanico, il 30enne era “Titto 46”, soprannome ispirato al numero di gara usato dal suo idolo Valentino Rossi e diventato anche il nome della sua officina.

Sono stati centinaia i messaggi di cordoglio dedicati a “o’Ti 46” sulle pagine dei social “invase”, ieri, dai post di affetto e vicinanza degli amici di piazza Mercato, dove lavorava e del suo quartiere Porto, dove era nato e viveva insieme alla famiglia. A portare fiori e bigliettini di addio davanti alla sua officina sono stati in tanti, perché Luigi era molto conosciuto al centro storico dove lo aveva raggiunto la sua fama di “meccanico in gamba”. 

Video



Luigi non era vaccinato e, secondo gli amici del quartiere che lo conoscevano fin da bambino, non aveva intenzione di sottoporsi all’inoculazione del siero anti Covid, almeno per il momento. La sua degenza ospedaliera al Loreto Mare che fin dall’insorgere della pandemia è rimasto un presidio dedicato totalmente ai pazienti Covid, si è complicata in tempi brevi ma non ci sono evidenze cliniche sulla possibilità di un decorso meno problematico grazie alla vaccinazione. Quello che, di fatto, è stato considerato dai sanitari, un elemento significativo nella manifestazione delle criticità causate dal Covid, è stato invece l’eccesso di peso del giovane, considerato un paziente obeso come indicato nella cartella clinica. Forse Luigi, aveva contratto il virus in famiglia con la quale aveva un rapporto molto stretto. Ora, i genitori, la sorella e il fratellino più piccolo che il 30enne accudiva come un figlio, sono in quarantena, tutti positivi al Covid ma fortunatamente senza sintomatologie preoccupanti.

Infermiere non si vaccina, a Fermo arrivano i carabinieri. Il suo avvocato: «Nessuno gli ha detto cosa gli avrebbero inoculato» 

I contagi da Covid sono in aumento a Napoli ma, allo stesso tempo, accelera anche la campagna vaccinale dell’Asl partenopea che inaugura tre Open day. Gli appuntamenti sono tutti nell’hub dell’ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte il 12, il 19 e il 23 agosto e stavolta, i vaccinati potranno usufruire di un biglietto ridotto per visitare le collezioni permanenti e le mostre nel Museo annesso. La strategia delle date “a porte aperte” punterà sempre ad una platea dai 12 anni in su con la necessità di prenotarsi prima sulla piattaforma regionale (opendayvaccini.soresa,it). Gli Open day saranno dedicati alla somministrazione di prime dosi Pfizer a tutti i candidati che dopo la puntura, potranno godere delle riproduzioni artistiche dei principali capolavori custoditi nel museo di Capodimonte da contemplare nelle sale d’attesa.

Vaccino agli adolescenti, efficacia, sicurezza ed effetti collaterali: cosa c'è da sapere. Domande e risposte
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA