La legionella a Busto Arsizio fa paura, ma il sindaco: «Situazione sotto controllo»

La legionella a Busto Arsizio fa paura, ma il sindaco: «Situazione sotto controllo»
La legionella a Busto Arsizio fa paura, ma il sindaco: «Situazione sotto controllo»
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Sabato 5 Settembre 2020, 15:00

Continuano i controlli a Busto Arsizio dopo i 16 casi di legionella accertati e un morto che però non sarebbe attribuibile al batterio perché si tratta di un anziano con patologie pregresse. Il  sindaco della città della provincia di Varese, Emanuele Antonelli invita a mantenere la calma, e dice che la  «situazione sotto controllo».

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+++LEGIONELLA A BUSTO ARSIZIO+++ ‼️STIAMO TRANQUILLI‼️ La situazione è sotto controllo.

Ho passato tutta la serata di...

Pubblicato da Emanuele Antonelli su Venerdì 4 settembre 2020


Ci sono 15 i casi accertati di legionella: 11 uomini e 4 donne, di età compresa tra i 56 e i 92 anni. Ma «non dovrebbero esserci persone in pericolo di vita», scrive il primo cittadino. Anche il vice sindaco Manuela Maffioli conferma che l'infezione da legionella sembrerebbe interessare una zona circoscritta ma assicura che sono in corso verifiche a tutto campo. E intanto perà la legionella fa paura.

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La deputata di Forza Italia, Maria Teresa Baldini, in una nota chiede che il governo intervenga per impedire la diffusione della legionella a Busto Arsizio, in provincia di Varese. «La notizia, confermata dalla Regione Lombardia, di alcuni episodi di legionella nel varesotto meriterebbe un'attenzione particolare da parte del governo nazionale. I 16 casi accertati a Busto Arsizio, tra i quali ci sarebbe anche un morto, evidenziano la necessità di un intervento immediato al fine di evitare la diffusione di questo specifico batterio che colpisce il sistema respiratorio, portando a polmoniti anche molto gravi», sottolinea Baldini. «Considerando che tale bacillo si contrae inalando l'acqua contaminata - prosegue l'azzurra - sarebbe opportuna una bonifica degli impianti idrici e fognari. Non vorremmo che il dramma legato alla pandemia da Covid-19 fosse aggravato da questa nuova forma di contaminazione. L'intervento del governo dovrebbe essere ancor più celere anche considerando la specificità del territorio, uno tra i più colpiti dalla diffusione del coronavirus».

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