Il messaggio che vogliono far arrivare è chiaro. «Nostro padre non era un No vax. Non si era vaccinato per paura. In ospedale a Saluzzo, ricoverato in terapia intensiva, si è pentito. Ne avrebbe fatti tre di vaccini. Ma ormai era troppo tardi». Lo fanno sapere Danilo e Sandro, i figli di Edgardo Toti, dipendente comunale di Fossano (in pensione) morto a 76 anni per Covid. L'uomo era molto conosciuto in città per il suo lavoro all'Ufficio Manifestazioni e per la sua passione per il tiro con l'arco che l'aveva portato a diventare presidente della società ASD Arclub Fossano. Lunedì 22 novembre, i funerali nella chiesa di Santa Maria del Salice. Tantissimi hanno partecipato: familiari, amici e conoscenti.
Edgardo Toti morto, la lettera dei figli
I figli hanno voluto ricordare il padre con una lettera, in cui hanno espresso tutto l'amore ma anche l'amarezza per una scelta personale che non hanno condiviso eppure rispettato.
La missiva prosegue così: «Da molti anni papà era nel mondo del tiro con l'arco e in questi giorni abbiamo avuto modo di vedere quante persone hanno condiviso con lui questa passione: non è stato un semplice istruttore, ma per molti di loro è stato un amico, un riferimento. È stato un costruttore di relazioni e ci ha trasmesso un valore importante che è quello della passione vera nelle cose che faceva. Grazie per tutto! Buon viaggio papà! Danilo e Sandro». Edgardo Toti ha lasciato anche la nuora Sabrina, i nipoti Samuele e Andrea, le sorelle Gilgliola, Lalla e Fiorella con le rispettive famiglie e l'affezionata Lorena.