La Cina corre ai ripari e previene la diffusione del virus. La dogana cinese infatti, ha disposto la sanificazione di 18,98 milioni di prodotti surgelati importati dall'estero per prevenire una nuova ondata di Covid-19. Lo ha comunicato oggi in una nota l'Amministrazione generale cinese delle Dogane. Fino alla data di ieri, le autorità doganali cinesi hanno raccolto campioni da 1,49 milioni di prodotti trattati lungo la catena del freddo, sottoponendoli a test degli acidi nucleici, di cui 79 risultati positivi al nuovo coronavirus.
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Ad oggi, la Cina ha sospeso le importazioni da 129 produttori di alimenti surgelati di 21 Paesi in cui i dipendenti erano risultati infettati dalla Covid-19. Tra queste aziende, secondo il comunicato, 110 hanno sospeso volontariamente le esportazioni in Cina a seguito dell'identificazione di alcuni focolai di contagio. L'Amministrazione generale cinese delle Dogane adotterà apposite misure per intensificare la condivisione delle informazioni tra i dipartimenti competenti al fine di aiutare a tracciare gli alimenti trattati lungo la catena del freddo importati dall'estero.
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Il bollettino cinese
Nessuna nuova infezione trasmessa a livello locale è stata segnalata ieri in Cina continentale, dove invece sono stati registrati altri 6 casi confermati e 6 asintomatici, tutti provenienti dall'estero. Lo rende noto il bollettino odierno della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Nessun ulteriore caso sospetto né altri decessi correlati al nuovo coronavirus sono stati registrati nelle ultime 24 ore in Cina continentale. Altri 43 pazienti positivi sono stati dimessi ieri da vari ospedali cinesi dopo essersi ripresi. Fino alla serata di ieri, la Cina continentale aveva registrato un totale di 4.974 casi di infezione arrivati da altri Paesi. Tra questi, 4.818 sono già stati dimessi da vari ospedali dopo essere guariti e 156 risultano ancora ricoverati. Non si segnalano decessi tra i casi positivi al coronavirus arrivati in Cina dall'estero.
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