Diabete indotto dal Covid, allarme dopo 350 casi clinici: così il pancreas viene danneggiato

Diabete indotto dal Covid, allarme dopo 350 casi clinici: così il pancreas viene danneggiato
Diabete indotto dal Covid, allarme dopo 350 casi clinici: così il pancreas viene danneggiato
di Riccardo De Palo
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Venerdì 19 Marzo 2021, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 18:29

Molti ricercatori internazionali stanno focalizzando il loro interesse intorno ai casi, sempre più numerosi, di diabete indotto da Covid-19.  Francesco Rubino, del King’s College di Londra, sta guidando uno studio sul possibile legame tra le due patologie. Lui stesso, ha riferito al Guardian, ha assistito all’incremento di diabete di tipo 1 e 2 nei pazienti che sono stati infettati dal coronavirus. E secondo alcuni studiosi, potrebbe essere lo stesso agente patogeno, che intacca il metabolismo degli zuccheri, la causa scatenante di una nuova forma di diabete.

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Analisi su 350 casi clinici

Rubino ha raccontato di avere per la prima volta realizzato che poteva sussistere un legame del genere durante un incontro online con alcuni colleghi, sorseggiando una tazza di té (i tea party virtuali sono molto di moda in Gran Bretagna). Lo scambio di numerosi aneddoti sul legame diabete-Covid ha convinto Rubino a cercare numerosi elementi, e questo ha portato all’analisi di 350 casi clinici, tutti diabetici in seguito al Covid. 

«Nel corso degli ultimi mesi - ha detto il ricercatore - abbiamo visto molti casi di pazienti che hanno sviluppato il diabete durante l’infezione da Covid-19, o subito dopo essere guariti.

Cominciamo pensare che ci sia un legame, e che il virus abbia la capacità di manomettere il corretto metabolismo degli zuccheri». 

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Di qui la necessità di creare un database sull’argomento, per studiare meglio il fenomeno. I pazienti con una condizione di diabete pre-esistente rischiano maggiormente degli altri di subire conseguenze gravi dall’infezione, ed è per questo che, nel Regno Unito ma anche in altri Paesi europei, hanno la priorità nelle lista d’attesa per i vaccini. 

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Covid causa nuovo tipo

I ricercatori hanno focalizzato l’attenzione su come il Sars-CoV-2 che causa il Covid sia capace di infettare molti organi. «Personalmente, non ho dubbi, il Covid-19 è certamente la causa di un nuovo tipo di diabete» - ha detto al Guardian Paul Zimmet, che insegna proprio come combattere questa patologia legata al metabolismo dei carboidrati, all’università australiana di Monash. «Ma ci sono due aspetti che non abbiamo capito ancora del tutto: l’entità del fenomeno e quali, tra le possibili cause che abbiamo ipotizzato, siano i fattori scatenanti».

Il Sars-CoV-2 interagisce, com’è noto, con un recettore chiamato ACE-2 per penetrare nelle cellule e replicarsi. E il coronavirus è capace di infettare molti organi, tra i quali il pancreas, e questo potrebbe intaccare il metabolismo degli zuccheri. Un’altra possibile spiegazione risiede nella risposta immunitaria esorbitante, tipica di questa malattia, che potrebbe colpire anche gli organi preposti a mantenere i livelli fisiologici di glucosio nell’individuo. 

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Il tema enterovirus

«Non si tratta di teorie campate in aria, ma con una solida base nella biologia, e nella precedente esperienza con altri virus», sostiene Rubino. Ci sono infatti altri agenti patogeni, in particolare gli enterovirus, che possono attaccare le cellule del pancreas, contrastando quindi i normali livelli di produzione di  insulina. Casi particolari, ricorda il giornale britannico, sono stati studiati nelle donne che avevano avuto contatti con questi enterovirus in gravidanza, e i cui figli si sono in seguito ammalati di diabete di tipo 1. Spesso, questi agenti patogeni vengono ricondotti anche nei bambini che sviluppano questa condizione.

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Sathish Thirunavukkarasu,  ricercatore della canadese McMaster University, ha condotto uno studio comparando otto altre ricerche da diversi paesi, effettuate nei primi cinque mesi della pandemia.  SU 3711 pazienti Covid ricoverati, ben 492 (il 14,4%) hanno sviluppato, per la prima volta, una condizione diabetica. Difficile dire se alcuni di loro avevano problemi pre-esistenti. I casi di diabete di tipo 1 risultano subito evidenti, perché il corpo smette completamente di produrre insulina; ma quelli di tipo 2 sono più subdoli, perché i sintomi appaiono gradualmente. Su 3,9 milioni di persone diabetiche diagnosticate nel Regno Unito (3,37 in Italia), molte rimangono a lungo silenti, e non trattate, proprio per quest motivo. 

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Bisognerebbe ora estendere gli studi, seguendo i pazienti dimessi dall’ospedale. Ci sono anche certi farmaci contenenti steroidi, che vengono prescritti ai malati, e che possono innalzare i livelli di glucosio nel sangue. In cina ci hanno provato, seguendo le condizioni di 2,469 paziendi Covid-19 tornati a casa dopo l’infezione, per circa sei mesi. Bene, 58 di questi (il 2.35%) ha sviluppato condizioni diabetiche nuove, non pre-esistenti. Uno studio analogo condotto in Inghilterra su 47,780 pazienti, seguiti fino a cinque mesi dopo essere usciti dall’ospedale, ha dimostrato che il 4.9% ha avuto una diagnosi di diabete.

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