Covid, dal Canada nuova cura con farmaco antivirale che riduce giorni di malattia

Covid, Canada: nuova cura con farmaco antivirale che riduce giorni di malattia
Covid, Canada: nuova cura con farmaco antivirale che riduce giorni di malattia
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 16:17

Scoperto un farmaco che riduce i giorni di malattia legati al Covid: lo dimostra uno studio condotto su alcuni pazienti non ricoverati, che sono stati sottoposti ad un nuovo farmaco antivirale sperimentale. Accade il Canada, dove i ricercatori del Toronto Centre for Liver Disease dello University Health Network hanno segnato un nuovo, importante, traguardo nella lotta alla pandemia da coronavirus.

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Il report è stato pubblicato su Lancet Respiratory Medicine, ed emerge che i pazienti che hanno ricevuto una singola iniezione di peginterferone-lambda hanno dimostrato di avere una probabilità quattro volte maggiore di eliminare l'infezione: e questo entro sette giorni rispetto a un gruppo di positivi al Covid che invece erano stati trattati con il placebo.

La dichiarazione

«L'effetto è stato più pronunciato - spiega il ricercatore Jordan Feld, che usava il peginterferone lambda per le epatiti virali - nei pazienti con i livelli virali più alti. Abbiamo anche visto una tendenza verso un miglioramento più rapido dei sintomi respiratori nel gruppo di trattamento», così Feld.

Che ha proseguito: «Questa cura ha un grande potenziale terapeutico soprattutto in questo momento, poiché vediamo varianti aggressive del virus diffondersi in tutto il mondo che sono meno sensibili sia ai vaccini sia al trattamento con anticorpi».

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I risultati

Dallo studio emerge che chi aveva i livelli virali più alti avevano molte più probabilità di eliminare l'infezione proprio grazie all'antivirale: il 79% nel gruppo di trattamento rispetto al 38% del gruppo placebo. L'interferone-lambda è una proteina prodotta dall'organismo in risposta alle infezioni virali. Ha la capacità di attivare una serie di percorsi cellulari per uccidere i virus invasori. Infatti, il coronavirus attuale, che causa il Covid, impedisce al corpo di produrre interferoni: è un modo con cui evita di essere controllato dal sistema immunitario.

L'interferone-lambda è diverso dagli altri interferoni perché usa un recettore presente solo in alcuni tessuti del corpo. È molto attivo nel polmone, nel fegato e nell'intestino, tutti i luoghi in cui il coronavirus è in grado di replicarsi, ma non è attivo in altri luoghi, portando a molti meno effetti collaterali rispetto ad altri interferoni. Il peginterferone-lambda utilizzato in questo studio è una versione di un farmaco già sviluppato che può essere somministrato come una singola iniezione sottocutanea, come quelle per l'insulina.

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