È emerso che il 16,6% dei soggetti era in sovrappeso, il 3% era sottopeso e il 2,3% era obeso. Tra gli studenti sessualmente attivi, ovvero circa 6 su 10, il sesso non protetto era molto comune (48%). Solo l'11,6% era stato trattato per disturbi andrologici e quelli prevalenti erano la riduzione del volume dei testicoli (14%), il varicocele (27%), la fimosi (7%), l'eiaculazione precoce (5%) e le infezioni trasmesse sessualmente (4,7%). In particolare, l'abuso di alcol, e nello specifico il binge drinking, ovvero le abbuffate alcoliche tipiche di questa età, andavano di pari passo con la riduzione del volume testicolare.
«La grandezza dei testicoli è un indice della salute riproduttiva nell'uomo, e una diminuzione potrebbe essere collegata a una ridotta capacità di produrre spermatozoi», spiega il primo autore, Daniele Gianfrilli, ricercatore della Scuola di Endocrinologia dell'Università Sapienza di Roma.
Pertanto, «nell'adolescenza è necessaria una maggiore attenzione alla prevenzione della salute andrologica».