Vaccino Moderna prima alle Regioni virtuose. Domani arrivano 47.000 dosi. Ipotesi di aprire a over 80 e prof

Vaccino Moderna, domani in Italia le prime 47 mila dosi: ipotesi precedenza alle Regioni virtuose
Vaccino Moderna, domani in Italia le prime 47 mila dosi: ipotesi precedenza alle Regioni virtuose
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 14:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:49

Le prime 47mila dosi di vaccino Moderna arriveranno in Italia domani. Un carico piuttosto esiguo che il governo sta valutando di distribuire solo tra le Regioni più virtuose, quelle, cioè, che viaggiano più spedite con le somministrazioni. Lo stock giungerà a Roma e sarà portato all'Istituto Superiore di Sanità. Da lì, poi, sarà spedito alle Regioni. Quella di dare la precedenza alle virtuose al momento è solo un'ipotesi, così come un'ipotesi è aprire la prima fase della campagna di vaccinazione a over 80 e professori. Al momento le inoculazioni coinvolgono solo operatori sanitari e Rsa. 

Lo scopo di comprendere subito gli over 80 nella prima fase è di limitare i decessi e gli ingressi in terapia intensiva.

A seguire, tra le altre categorie, ci sarebbero i docenti: una mossa pensata per far ripartire quanto prima la scuola in presenza in sicurezza.

La Germania ha ricevuto oggi il primo lotto di farmaci Moderna. Il ministro della Salute, Jens Spahn, ha chiarito che chi si sottoporrà alla vaccinazione non potrà scegliere il vaccino che preferisce: le dosi sono troppo limitate, per uno scenario del genere. Stando al piano reso noto dal governo, Moderna dovrà consegnare 3 milioni di dosi entro la fine del trimestre, e 50 milioni entro il 2021.

Vaccinati 6 milioni di italiani entro aprile

Ieri il commissario Arcuri ha ribadito che entro la fine di marzo 6 milioni di italiani saranno vaccinati ed entro la fine dell'anno il nostro paese potrà contare su 60 milioni di dosi dei farmaci di Pfizer e Moderna, sufficienti a proteggere 30 milioni di persone. Al momento non ci sarebbero problemi per l'approvvigionamento delle dosi, grazie all'accordo siglato dall'Unione europea con le due case farmaceutiche americane per il raddoppio delle forniture previste per il 2021 e l'arrivo imminente del vaccino di AstraZeneca, la cui commercializzazione dovrebbe essere autorizzata dall'Ema entro la fine di gennaio. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri in serata ha annunciato la disponibilità dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta ad essere «protagonisti» nella campagna vaccinale «quando avremo a disposizione un numero di vaccini molto alto».

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