Incendi, quali danni provoca il fumo dei roghi? Come proteggersi? Dalle finestre chiuse alle mascherine Ffp2

Le raccomandazioni di Patrizia Laurenti, professoressa di Igiene dell’Università Cattolica di Roma,

Incendi, quali danni provoca il fumo dei roghi? Come proteggersi? Dalle finestre chiuse alle mascherine Ffp2
​Incendi, quali danni provoca il fumo dei roghi? Come proteggersi? Dalle finestre chiuse alle mascherine Ffp2
di Graziella Melina
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Martedì 28 Giugno 2022, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 08:10

Il fumo degli incendi divampati in alcuni quartieri della Capitale, complice anche le temperature torride, può causare danni alla salute, soprattutto nei soggetti fragili e nei bambini. Ecco perché, raccomanda Patrizia Laurenti, professoressa di Igiene dell’Università Cattolica di Roma, è importante rimanere a casa con le finestre chiuse e se ci si trova all’esterno occorre proteggersi utilizzando le mascherine ffp2.

Quali danni provoca il fumo dei roghi?

Il primo danno è legato all’inalazione dei fumi, quindi è di tipo irritativo su tutte le mucose, le congiuntive, gli occhi, le prime vie respiratorie.

A seconda della profondità del fumo inalato, possono manifestarsi anche episodi acuti, come per esempio bronchiti. Anche l’inalazione temporanea provoca una reazione immediata di tipo irritativo a carico delle congiuntive e delle prime vie respiratorie. La prima reazione è quindi la secrezione e la tosse. Un altro danno è quello legato alla respirazione di fumi e vapori ad alte temperature; i danni indicativi di tipo acuto possono essere seguiti anche da lesioni più durature.

Se l’inalazione del fumo è stata prolungata?

Più a lungo si permane a contatto con il fumo, più è facile che le sostanze contenute provochino danni a medio e a lungo termine. I disturbi che si avranno nel tempo sono correlati infatti non solo alla quantità di sostanza inalata, ma anche al tempo di esposizione. Ecco perché la Protezione civile, i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine dispongono l’immediato allontanamento delle persone dall’area colpita dall’incendio. È una misura necessaria non solo per i rischi che si corrono se l’incendio continua a propagare, ma anche perché aumenta il tempo di esposizione a eventuali sostanze tossiche. È importante evitare di sostare nelle aree vicine all’incendio, le sostanze nocive possono infatti essere veicolate anche a distanza.

Come proteggersi nell’immediato?

È assolutamente importante chiudere subito le finestre. In queste circostanze, possono tornare utili le mascherine ffp2, che hanno un maggior grado filtrante anche verso eventuali particelle liberate dall’incendio. È chiaro che nell’esposizione professionale servono facciali filtranti più sofisticati. Per proteggere gli occhi, servirebbero invece apposite visiere.

Poi cosa bisogna fare?

Una delle misure di primo soccorso, per esempio quando negli ambienti si verifica un incidente, è fare immediatamente una doccia e sciacquare gli occhi con acqua corrente. Questa misura serve per allontanare le sostanze tossiche che in linea teorica possono avere un effetto irritativo sulla cute esposta. È bene poi non sostare sui balconi e sui terrazzi. La polvere che si deposita sul pavimento deve essere allontanata il più rapidamente possibile, eventualmente con panni imbevuti d’acqua. Mentre si svolgono queste operazioni è necessario utilizzare le mascherine.

Come proteggere i più fragili?

Per i bambini può essere utile utilizzare un fazzoletto bagnato davanti alla bocca. Si tratta di una misura di emergenza, funziona come una mascherina. Il tessuto bagnato, poi, non solo protegge con un’azione filtrante, ma rinfresca le vie respiratorie. Non dimentichiamo che i danni di tipo irritativo acuto in alcuni casi possono causare anche conseguenze croniche. Per esempio, in soggetti asmatici, possono scatenare crisi rischiose. In queste situazioni, dunque, un’attenzione particolare va sempre posta ai bambini, ai soggetti fragili, agli anziani, che hanno un difetto fisiologico della funzionalità respiratoria.

 

L’aria condizionata si può usare?

L’aria condizionata si può utilizzare purché si elimini la funzione di ricircolo dell’aria. Non dimentichiamo che i filtri agiscono solo sui microrganismi, sono quindi per lo più antibatterici. La stessa accortezza va usata anche in macchina. Bisogna evitare il ricircolo dell’aria nell’abitacolo quando si accende il climatizzatore. Meglio quindi non usarlo. Se l’automobile è stata esposta al fumo, occorre farla lavare il più rapidamente possibile sia esternamente che internamente.

Esistono cibi o farmaci che purificano in caso di inalazione del fumo?

Per rinfrescare l’organismo, può essere utile bere acqua. Ma serve solo come sollievo. Se invece si possiede un orto nelle vicinanze della zona incendiata, nei primi giorni le verdure non devono essere raccolte. Successivamente, i prodotti devono essere ben lavati, per ripulirli dalle sostanze che si sono depositate. Ricordiamo, poi, che non esistono farmaci o integratori in grado di ripulire l’organismo. Se si è verificato un avvelenamento acuto, e si manifesta per esempio con vomito o con un’irritazione cutanea, occorre immediatamente contattare il più vicino centro antiveleni.

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