Covid, medici Friuli Venezia Giulia: «Virus entrato da Slovenia: non chiedono nemmeno il Green pass al confine»

Parla il segretario Anaao Assomed: «Ricordiamo che l'anno scorso c'erano barriere fisiche al confine»

Covid, medici Friuli Venezia Giulia: «Virus entrato da Slovenia: non chiedono nemmeno il Green pass al confine»
Covid, medici Friuli Venezia Giulia: «Virus entrato da Slovenia: non chiedono nemmeno il Green pass al confine»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Novembre 2021, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 16:26

Vicini scomodi: il confine tra Italia e Slovenia sta diventando un'autostrada per il virus che provoca il Covid-19. Senza controlli, senza Green pass, senza vaccini la propagazione delle infezioni subisce inevitabilmente una forte accelerazione. È il motivo per cui i deputati Pd chiedono di rafforzare le verifiche alle frontiere. I medici friulani impegnati a combattere questa quarta ondata di contagi hanno lanciato un allarme. La regione sconta, appunto, la vicinanza con l'Europa orientale dove la situazione epidemiologica è drammatica.

«Credo che il virus sia entrato per contiguità geografica con una zona come la Slovenia che è in condizioni molto molto drammatiche. Un tampone su due lì è positivo. Le terapie intensive in Slovenia sono strapiene, non ci sono posti letto. È una situazione veramente tragica». Lo ha detto il segretario Anaao Assomed, l'Associazione dei medici e dei dirigenti sanitari del Friuli Venezia Giulia, Valtiero Fregonese, in un'intervista a InBlu2000, la radio nazionale Dab della Conferenza episcopale italiana.

«Purtroppo non ci sono controlli al confine. Qualcuno - ha aggiunto Fregonese - ha sollevato questo problema. Ricordiamo che l'anno scorso la Slovenia aveva posto delle barriere fisiche che impedivano il passaggio a cittadini italiani in Slovenia e viceversa. In questa situazione in cui forse un filtro o un controllo maggiore alle frontiere sarebbe stato auspicabile, e qualcuno anche in Regione lo ha chiesto pubblicamente, in realtà non esiste nessun tipo di barriera, nessun tipo di filtro e il passaggio è assolutamente libero finora». «Non c'è neanche il controllo del Green pass al passaggio del confine - ha denunciato il presidente Anaao Assomed Fvg - tanto per rimanere alle cose semplici.

E questo - ha conclusi Fregonese - io credo che abbia significato molto in termine di diffusione del contagio nelle nostre zone».

«Il Governo valuti di adottare iniziative in materia di controlli alle frontiere e rafforzamento delle verifiche sul possesso del Green pass. Alla luce dei dati epidemiologici in Austria, Slovenia e Croazia che registrano un repentino aumento dei casi di infezione da Covid-19 e un basso tasso di vaccinazioni, tali azioni si rendono opportune per contenere ricadute sul territorio italiano, anche in considerazione delle azioni restrittive adottate recentemente dai medesimi Stati membri al loro interno». Lo chiede un'interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute, firmata dai deputati del Pd Piero De Luca, Beatrice Lorenzin, Elena Carnevali, Luca Rizzo Nervo, Vito De Filippo. «È un atto inteso a chiedere al Governo di aumentare la tutela della salute pubblica - commenta la presidente del gruppo dem alla Camera Debora Serracchiani - in territori italiani confinanti già a forte rischio come il Friuli Venezia Giulia sulla soglia della zona gialla. Nulla a che fare con chiusure dei confini, ma un controllo rafforzato, in piena armonia con la normativa dell'Unione europea in materia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA