In qualunque condizione, in vacanza, come al lavoro, mai senza borraccia.
Perché, pur non grondando sudore, giorno dopo giorno, complice anche l’aria condizionata, gli spostamenti nell’auto rovente parcheggiata al sole o l’attesa dell’autobus sotto il solleone, si può arrivare a uno stato di disidratazione cronica. Che si manifesta con una serie di sintomi più o meno complessi. Ad esempio può comparire alitosi, perché con la disidratazione si produce meno saliva che ha proprietà antibatteriche e questo favorisce la crescita di batteri nella bocca, crampi muscolari per la perdita eccessiva di liquidi, che non permette più all’organismo di raffreddarsi adeguatamente o per una perdita di elettroliti, quali sodio e potassio.
IL MAL DI TESTA
Se compare cefalea, infine, anche quella potrebbe essere una spia di disidratazione più che di super-lavoro. Se dopo aver bevuto abbondantemente scompare, è la prova che quella era la causa. E dunque, la parola d’ordine in estate è acqua: quella da bere, magari aromatizzata con fragole, cetriolo o limone e i mix per le infusioni a freddo ma anche quella “da mangiare” come frutta, verdure (sono composti per ben l’85% da acqua) latte e zuppe fredde.