Sarà colpa delle troppe ore passate davanti alla tv o dell’abuso di cibo spazzatura, fatto sta che, secondo i dati forniti dal comitato nazionale della Sicurezza alimentare del Ministero della salute, il 41% dei bambini italiani è in sovrappeso. Si tratta di un fenomeno non solo dilagante ma anche persistente: circa il 50% dei ragazzini obesi rischia di esserlo anche da adulto. Questo dato sconfessa la credenza popolare, ancora molto in voga al sud, per la quale se il bimbo è cicciottello crescendo diventerà alto e snello. Ma c’è dell’altro. Sempre più teenager soffrono di patologie che, fino a pochi anni fa, erano ritenute patrimonio dell’adulto come l’ipertensione e il diabete di tipo2. Oggi la scienza è in grado di dirci che le lesioni delle arterie prodotte dall’obesità, che sono alla base del rischio di malattie cardiovascolari, si sviluppano fin dai primi anni di vita. Insomma i chili di troppo non sono un problema puramente estetico. In ballo c’è la salute.
Un recente studio americano ha previsto, per il 2021, un aumento esponenziale di obesità infantile. «Già adesso registriamo un incremento del sovrappeso di grado elevato del 2% - avverte Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità di Educazione alimentare del Bambino Gesù di Roma - Un dato che preoccupa soprattutto in vista di nuovi lockdown e didattica a distanza».
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