Dieta che favorisce la fertilità, il professor Cerusico: «Bene protocolli nutrizionali come la chetogenica»

Dieta che favorisce la fertilità, il professor Cerusico: «Bene protocolli nutrizionali come la chetogenica»
di Graziella Melina
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 18:18

«L'alimentazione è probabilmente causa di tutte le malattie e nello stesso tempo la cura, questo è vero anche per la fertilità - spiega il professor Fabrizio Cerusico esperto in infertilità di coppia e autore del libro Energia della Fertilità (Anima Edizioni) - Ogni individuo ha un proprio equilibrio psicofisico ottimale, più riusciamo ad avvicinarci ad esso, meglio riusciamo ad esprimere tutte le nostre potenzialità, tra cui la capacità di riprodurci. In questo equilibrio gioca un ruolo determinante l’alimentazione».

Esiste una dieta specifica per la fertilità?

«Non è corretto affermare che esiste un’alimentazione specifica per la fertilità, bensì esistono dei protocolli nutrizionali mirati a migliorare lo stato metabolico e diminuire l’infiammazione silente di basso grado generata da alimenti sbagliati che ogni giorno consumiamo.

Tra le strategie dietetiche che prescrivo nella ricerca della gravidanza o durante un trattamento di procreazione medicalmente assistita vi sono diete personalizzate a basso contenuto di carboidrati, tra cui la dieta chetogenica».

A quali alimenti si riferisce?

«L’attenzione va posta su tutti gli alimenti con un alto indice glicemico come pasta, riso, pane, pizza, patate, biscotti, crackers, fette biscottate, legumi e frutta. L’eccessivo consumo di questi cibi, indotto da errate interpretazioni della dieta mediterranea (300-400 gr di carboidrati giornalieri) provocano le “malattie del benessere” tra cui la sindrome metabolica, una patologia silenziosa, che innesca un aumento dei livelli di infiammazione cronica di basso grado e di stress ossidativo. Una delle conseguenze più rilevanti è il drammatico aumento del numero di uomini e donne in età riproduttiva che, per motivi diversi, accusano una significativa riduzione della fertilità. Nell’uomo la presenza di un’alta percentuale di grasso causa un duplice danno, oltre a produrre estrogeni è strettamente legata alla diminuzione della concentrazione degli spermatozoi e alla loro motilità. Nella donna interferisce profondamente sul ciclo e sull’ovulazione, per via di effetti endocrino – metabolici che influiscono negativamente sui follicoli antrali, come mostrano chiaramente le ricerche di Brewer e Balen riguardo gli effetti avversi dell’obesità sul concepimento».

Esistono diete per l’endometriosi e l’ovaio policistico, causa di infertilità femminile?

«L’endometriosi, essendo una patologia infiammatoria, in sinergia con le terapie mediche e chirurgiche trova un valido riscontro nei protocolli chetogenici. Le donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) solitamente associano una insulino resistenza, caratteristica principale della sindrome metabolica. Anche in questo caso, l’approccio dietetico migliore è quello chetogenico che prevede un apporto di carboidrati inferiore a 50 gr/die. Ritengo la chetogenica una macchina del tempo, da utilizzare solo sotto osservazione da prOfessionisti esperti del settore».

Qual è l’impatto dell’alimentazione sulla fertilità femminile e maschile?

«I risultati ottenuti nella mia pratica clinica sono: migliore qualità ovocitaria e della struttura degli spermatozoi, migliore fertilizzazione embrionale, aumentato tasso di impianto, minore incidenza di aborto, migliore stato psico – fisico». Che cosa prevede il futuro dell’alimentazione e la fertilità? «I miei studi in questo momento sono concentrati sull’epigenetica pre concezionale e sul percorso della gravidanza per aprire una finestra sul benessere del futuro». 

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