Il dolore cronico colpisce il 30% della popolazione, in maggior parte donne, con un forte impatto sulla qualità di vita.
Ma quand’è che si parla di dolore cronico? Ezio Amorizzo, responsabile della Terapia Antalgica dell’Asl Roma 4 presso l’ospedale San Paolo di Civitavecchia (che è anche Centro Spoke della rete regionale di terapia del dolore) spiega che è quel dolore che persiste per più di tre mesi anche in assenza della causa che l’ha determinato. Le terapie farmacologiche possono essere efficacemente combinate con quella che in gergo viene definita “neurostimolazione midollare”.
TECNOLOGIA
«Nel corso degli anni - dice Amorizzo - le tecnologie e tecniche si sono sempre più affinate.
CARATTERISTICHE
Amorizzo aggiunge che nuove forme d’onda «hanno dimostrato un’efficacia sempre maggiore anche in neuropatie di tipo sistemico, come quelle diabetiche o autoimmuni». La tecnologia impiegata viene spesso definita “intelligente”. Dice Amorizzo: «una tecnologia che si adatta perfettamente alle specifiche caratteristiche di ogni paziente e che per le sue caratteristiche può essere praticata anche per aiutare pazienti fragili». Negli Anni ‘70 gli specialisti avevano a disposizione al massimo 2 programmi di neurostimolazione, oggi esistono elettrocateteri con 16 poli, che consentono di scegliere tra 100.000 programmi differenti. il dottor Amorizzo spiega che oggi, grazie a nuove forme d’onda è possibile determinare l’efficacia del sollievo procurato già in pochi minuti. Tecnologia che verrà utilizzata ad ottobre per la prima volta al San Paolo di Civitavecchia. «Un passo avanti enorme - conclude lo specialista - perché ci consente di evitare un’intera fase dell’intervento, un sollievo per i pazienti».
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