Asma, dermatite e rinosinusite: farmaci biologici contro l'infiammazione di tipo 2

Asma, dermatite e rinosinusite: farmaci biologici contro l'infiammazione di tipo 2
di Prevenzione e salute
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Giovedì 15 Settembre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 09:16

Alcune patologie che spesso hanno un impatto drammatico sulla qualità di vita sono legate a quella che gli esperti chiamano “infiammazione di tipo 2”.

Sono malattie come l’asma bronchiale, la rinosinusite cronica con poliposi nasale, ma anche malattie del distretto gastroenterico, come l’esofagite o la gastroenterite eosinofila, o della pelle come la dermatite atopica. Andrea Matucci, dirigente di primo livello presso la SOD di Immunoallergologia dell’A.O.U. Careggi di Firenze, spiega cos’è un’infiammazione di tipo 2, che si caratterizza per la presenza di alcune particolari cellule del sistema immunitario. «Semplificando, l’infiammazione cosiddetta di tipo 2 vede coinvolti quali principali attori alcuni tipi cellulari quali i “linfociti Th2”, responsabili della produzione di specifici fattori noti come citochine di tipo 2 tra le quali interleuchina 4, IL-4, IL-5 ed IL-13, gli “eosinofili”, responsabili del danno a livello delle mucose, ed infine i “mastociti”. Questi linfociti ed eosinofili sono, per così dire, i “marcatori cellulari” dell’infiammazione di tipo 2 e incidono su un difetto della risposta del sistema immunitario.

PECULIARITÀ

Matucci chiarisce anche che non dobbiamo pensare ad un vero e proprio difetto delle nostre difese, bensì ad una, per così dire, disregolazione della risposta immunitaria che si realizza in alcuni soggetti. Un errore comune è quello di pensare che questa infiammazione sia sempre causata da agenti esterni, come gli allergeni, e quindi di poter “essere al sicuro” semplicemente sottraendosi alla loro esposizione. Non è così. «Esistono alcune forme “atopiche” nelle quali l’infiammazione di tipo 2 è causata da allergeni, si pensi a pollini, agli acari della polvere, ai derivati degli animali e così via, capaci di innescare una risposta immunitaria che porta alla produzione dei famosi anticorpi IgE dell’allergia. Oggi sappiamo bene che ci sono anche forme “non atopiche”, nelle quali l’infiammazione è simile ma che si produce senza che vi sia alcuna stimolazione esterna da parte di allergeni». La grande novità degli ultimi anni per coloro che sono affetti da queste malattie con infiammazione di tipo 2 è che disponiamo di trattamenti innovativi basati sui cosiddetti farmaci biologici. Matucci ricorda che sino a qualche anno fa, se parliamo di asma, la terapia era basata sull’uso di cortisonici inalatori e broncodilatatori ad azione prolungata anche nei pazienti con forme severe. Si doveva insomma intervenire per controllare i sintomi con il risultato di avere molti pazienti legati purtroppo esclusivamente all’uso di cortisonici per via sistemica, con tutti gli effetti collaterali che ne conseguono. «Il cambio di paradigma, ad esempio per le forme severe di asma e poliposi nasale, è stato enorme. Parliamo di molecole che hanno la capacità di intercettare e bloccare i fattori scatenanti dell’infiammazione di tipo 2». E, come detto, tra le malattie che oggi è possibile affrontare c’è la dermatite atopica, che può arrivare a forme molto gravi e riguardare anche bambini e adolescenti. «Per questa patologia esiste una terapia innovativa che ha mostrato grande efficacia e che oggi è indicata anche come trattamento per i bambini da 6 a 11 anni. Una terapia che ha radicalmente cambiato la storia di questa patologia. Naturalmente, le terapie biologiche vanno prescritte con una corretta caratterizzazione e, come si dice in ambiente specialistico, “fenotipizzazione” del paziente, quindi sono affidate esclusivamente a Centri specialisti. Data l’elevata sicurezza, una volta iniziato il trattamento è possibile proseguire a domicilio, e questo ci aiuta ad avere una aderenza estremamente alta, perché il paziente ne comprende e ne apprezza il rapido beneficio». Forse un ulteriore gap da superare è quello di un’ampia informazione su queste nuove terapie disponibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA