L'ansia pesa anche sulla bilancia. C’è chi quando è sotto stress perde peso ma, nella maggior parte dei casi, vivere sempre in tensione, fa ingrassare.
Ritmi di vita frenetici, figli, lavoro, problemi sentimentali. Ma attenzione, lasciarsi travolgere dalle emozioni, può avere effetti deleteri sulla salute psicofisica e sul girovita. A metterci in guardia è Giorgio Calabrese, nutrizionista e dietologo, presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. «Lo stress fa ingrassare e il motivo è semplice. Quando siamo sotto pressione l’organismo produce un ormone chiamato cortisolo. Elevati livelli di questo ormone determinano un aumento della glicemia nel sangue, ossia dei livelli di zuccheri, che a loro volta provocano un aumento dell’insulina che produce grassi. L’insulina è infatti l’ormone che stimola l’appetito e spinge a mangiare di più e di conseguenza a ingrassare – spiega Calabrese – C’è poi sempre uno stress positivo e uno negativo. Lo stress da esame è positivo perché non produce una elevata quantità di cortisolo, di adrenalina e insulina quindi non ingrassiamo. Lo stress negativo è invece quello che produce un eccesso di questi ormoni a causa dei quali si ha un aumento di peso».
I CONSIGLI
C’è poi la fame nervosa. Quando le giornate sono scandite da ritmi frenetici e ci sentiamo con i “nervi a fior di pelle” è facile cercare di consolarci con il “comfort food” ossia cibi veloci e saporiti ma decisamente poco sani dal punto di vista nutrizionale e molto calorici. Siamo nervosi, mangiamo male e l’ago della bilancia sale. Rompere questo circolo vizioso non è impossibile. Il segreto è in una dieta ad hoc. È sempre il guru della dieta mediterranea a ricordare che per far addormentare i bambini, non a caso, si usa dare latte e miele.
CAMPANELLI D’ALLARME
La tensione fisica, psichica e nervosa può avere effetti diversi sulla linea secondo Leonardo Mendolicchio, psichiatra presso l’Istituto Auxologico di Milano, uno dei massimi esperti in disturbi alimentari. «Bisogna distinguere lo stress acuto, che è una reazione emotiva dovuta a un pericolo che può produrre un dispendio di energia e si traduce in una perdita di peso dallo stress cronico, ossia protratto nel tempo che invece ci fa ingrassare per la sovrapproduzione di cortisolo – spiega Mendolicchio – Ma c’è anche un altro motivo per il quale l’ansia pesa sulla bilancia. Lo stressato dorme male e tende a mangiare di più, soprattutto dolci. A lungo andare mette su chili». Bisogna far attenzione a dei campanelli d’allarme che, secondo lo psichiatra, non andrebbero ignorati. L’insonnia, l’affaticabilità e i disturbi psicofisici come la cefalea o il mal di stomaco sono dei chiari segnali che è arrivato il momento di “decelerare”, fermarsi e prendersi cura di sé. © RIPRODUZIONE RISERVATA