Picco coronavirus in Italia, Pregliasco: «Rischio 40.000 casi al giorno, normalità fra 7-13 mesi»

Picco coronavirus in Italia, Pregliasco: «Rischio 40.000 casi al giorno, normalità fra 7-13 mesi»
Picco coronavirus in Italia, Pregliasco: «Rischio 40.000 casi al giorno, normalità fra 7-13 mesi»
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 16:48

Fino a 40 mila contagi al giorno entro marzo: più del doppio rispetto ad oggi. Il picco è in arrivo. Potrebbe essere questa la terza ondata, quella che procede spedita in questi giorni mentre l'Italia fatica a mettersi al passo con i vaccini. Il dato di ieri, che portava a 19.749 i nuovi contagi rischia di raddoppiarsi nelle prossime due settimane. L'ondata in corso potrebbe durare infatti 40 giorni e raggiungere, a distanza di un anno dall'inizio della pandemia, la terza ondata Covid.

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Terza ondata in corso

«La terza ondata - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - è in corso.

Possiamo anche considerarla come un forte rigurgito della seconda ondata, comunque questa fase è iniziata intorno al 20 di febbraio e andrà avanti, presumibilmente, fino a fine marzo. E secondo i modelli matematici, che hanno comunque un margine di errore, potremmo arrivare anche fino a 40mila casi al giorno”.

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L'allarme

La forza di questa terza ondata nasce dalla presenza, sempre più diffusa, delle varianti: «Si stanno mostrando con maggiore contagiosità: raggiunge anche i giovani ma, su di loro, non presneta effetti evidenti. Quindi la diffusione è più forte». Le persone asintomatiche infatti, non sapendo di essere state contagiate, diventano facili vettori di contagi.

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Misure di prevenzione e via d'uscita

Le nuove misure restrittive in arrivo tendono proprio a fermare questa terza ondata, per intensificare la campagna vaccinale: «I Dpcm – continua Pregliasco - possono essere contestati per gli effetti economici sulla popolazione ma bisogna considerare che, di fatto, ogni contatto interumano rappresenta un rischio». Intanto però deve intensificarsi la campagna vaccinale: l'Italia in attesa delle dosi necessarie sta rivivendo, proprio come un anno fa, quanto accaduto con le mascherine: nella prima fase non si trovavano e poi, mano a mano, sono arrivate e sono state prodotte in quantità nelle diverse tipologie. «Inizieremo a vedere i risultati della campagna vaccinale quando riusciremo ad arrivare a vaccinare almeno il 30% della popolazione, ovviamente la parte più a rischio – conclude il virologo – se tutto questo si realizza, si può pensare ad un vero ritorno alla normalità tra 7-13 mesi».

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Coronavirus, il bollettino del 9 marzo

Coronavirus Italia, il bollettino di oggi 9 marzo 2021. I nuovi contagi sono stati 19.749, 376 i morti. Nella giornata di ieri i casi registrati in Italia erano stati 13.902, 318 i morti. Il totale dei contagi dall'inizio dell'emergenza a 3.101.093, quello delle vittime sale a 100.479. Sono 2.756 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 56 in più rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono 278 (lunedì erano 231). Nei reparti ordinari ci sono invece 22.393 persone, in aumento di 562 unità rispetto a ieri. Cala dal 7,5% di ieri al 5,7% di oggi il tasso di positività al Covid secondo i dati delle ultime 24 ore comunicati dal ministero della Salute. I tamponi eseguiti sono stati 345.336, quasi il doppio rispetto a ieri. Tra le Regioni, in Lombardia sono stati rilevati 4.084 casi, in Campania 2.709 e in Emilia Romagna 2.429.

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