«Se da un lato - spiega il presidente Fiagop, Angelo Ricci - gli straordinari successi ottenuti negli ultimi decenni in oncologia pediatrica hanno permesso ad un numero sempre più alto di bambini e di adolescenti di superare con successo la diagnosi, occorre anche tenere in conto il fatto che, in conseguenza dei trattamenti subiti potrebbero sviluppare effetti collaterali tardivi o discriminazioni lavorative».
D'altronde, sottolinea il presidente dell'Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) Marco Zecca, «la ricerca nel settore non procede ancora alla velocità che vorremmo» con la conseguenza che «ancora oggi, molti farmaci utilizzati per combattere i tumori pediatrici non sono autorizzati per l'impiego nel bambino e non possono essere impiegati oppure vengono utilizzati in modalità off label, al di fuori delle indicazioni previste».
Per ricordare chi ce l'ha fatta, chi non ce l'ha fatta e chi sta ancora lottando, il 14 e 15 febbraio, i volontari Fiagop pianteranno piante di melograno presso ospedali, case d'accoglienza, scuole e giardini pubblici. I presenti indosseranno un Nastrino dorato (sotto forma di un piccolo tatuaggio temporaneo) con cui scattare selfie solidali, da condividere sui social con l'hashtag #DiamoRadiciAllaSperanza.