Green pass, alla vigilia del 15 ottobre che segna una vera e propria rivoluzione per il mondo del lavoro, si annuncia già un cambio di rotta in vista del 2022. Lo afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l'attuale applicazione del green pass con l'inizio del nuovo anno se i dati dell'epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento, ma una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza che auspichiamo possa avere termine», dice Costa all'Ansa.
Green pass, cosa cambia per aziende e dipendenti: dai tamponi agli orari, tutti i punti chiave
Scontro no Green pass a Roma, si teme escalation nella settimana dello sciopero e del G20 https://t.co/rDKAsC5gdG
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) October 10, 2021
Una revisione del green pass, ha quindi chiarito Costa, «potrebbe significare mantenere l'attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre.
Il tema della terza dose
Per il green pass «resta ovviamente la validità di 12 mesi, a partire dalla data di somministrazione della terza dose per chi la farà o della seconda dose per chi non rientra nelle categorie indicate per il richiamo. Rispetto poi alla scadenza del green pass per gran parte della popolazione, abbiamo comunque davanti un ragionevole tempo per valutare quello che sarà il quadro, augurandosi che da qui a pochi mesi il green pass magari non serva più perchè siamo usciti dalla pandemia». Lo sottolinea all'ANSA il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «La scadenza dei green pass, che per la gran parte avverrà a 2022 inoltrato, è cioè un problema per il quale - ha chiarito - abbiamo sufficiente tempo davanti che ci consentirà di affrontarlo ed eventualmente trovare soluzioni. Non siamo in altre parole davanti a un problema imminente».