Covid-19, in Italia 6 morti sotto i 30 anni: 3 regioni del Sud hanno un basso tasso di contagio

Foto FRACASSI/AG.TOIATI
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di Mauro Evangelisti
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Sabato 4 Aprile 2020, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 17:26

Coronavirus, in Italia ci sono già sei morti di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Nella fascia successiva, quella tra i 30 e i 39, le vittime sono 29. In termini percentuali si tratta di una quota ancora molto bassa (0,2 e 0,9 per cento sul totale dei decessi) ma comunque è un bilancio drammatico. Anche il tasso di letalità - quanti pazienti muoiono in rapporto al numero dei contagiati di quell’età - per i più giovani è di pochi punti sopra lo zero. Per la precisione 0,1 per i ventenni, 0,4 per i trentenni. In altri termini tra i 20 e i 29 anni su 4.530 contagiati ci sono stati, come detto, 6 morti (4 uomini e 2 donne); tra i 30 e i 39 sono stati 29 su 7.466 (22 uomini e 7 donne).

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Questi numeri sono aggiornati all’ultimo bollettino diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità, datato 2 aprile. Il tasso di letalità di Covid-19 sale per le fasce di età più alte: 0,8 per cento tra i 40 e 49 anni; 2,3 per cento tra i 50 e i 59; 8 per cento tra i 60 e i 69; 21,8 per cento tra i 70 e i 79; 30,9 tra 80 e 89. A sorpresa scende leggermente sopra i 90 anni: 28,7 per cento. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti: in Italia non ci sono vittime sotto i 18 anni, ma ci sono 1.371 positivi: 313 hanno meno di un anno, 215 tra 2 e 6 anni, 843 tra 7 e 17.
 

 

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Un altro dato interessante, in questo caso collegato a tutti i pazienti positivi: coloro che hanno meno di 50 anni sono solo il 25,8 per cento. In altri termini 3 pazienti infetti su 4 hanno più di 50 anni. Questo non significa, probabilmente, che tra i più giovani ci siano meno contagi, ma fa ritenere che si sviluppino meno sintomi e dunque si ricorra meno al tampone. In altri termini: i positivi asintomatici e mai conteggiati sono - resta una ipotesi anche se supportata dai dati - soprattutto tra i più giovani.

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Ultimo tassello interessante: il tasso di incidenza nelle varie regioni dell’infezione da Covid-19, cioè il numero di casi in rapporto al numero di abitanti. Non sorprende che il più alto sia in Lombardia: 457,94 ogni 100mila abitanti; ma a seguire, forse inaspettatamente, ci sono la provincia autonoma di Trento (430,61) e la Val D’Aosta (396,29). Le regioni con un tasso molto basso, dunque dove il virus si è diffuso di meno in proporzione al numero di abitanti, sono tutte del centro-sud: Basilicata 13,5, Sicilia 20,94, Campania 24,03. Non è alto anche nel Lazio, 52,53.

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