Gravidanza e Pma, cosa succede nella coppia quando si sceglie la procreazione medicalmente assistita

Il prof. Cerusico: «Fondamentale tenere conto delle tante emozioni sia a livello individuale che di coppia»

Gravidanza e Pma, cosa succede nella coppia quando si sceglie la procreazione medicalmente assistita
Gravidanza e Pma, cosa succede nella coppia quando si sceglie la procreazione medicalmente assistita
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Lunedì 5 Dicembre 2022, 16:41

«Sono molte le emozioni che vivono le coppie nel percorso della ricerca della gravidanza con la fecondazione assistita», spiega il prof. Fabrizio Cerusico esperto d’infertilita di  coppia. La scelta di affrontare un percorso PMA (procreazione medicalmente assistita) mette  a dura prova «ma è anche una grande occasione per crescere, imparare e rafforzare il rapporto con se stessi e con il partner conoscendosi più a fondo», dice. «Si tratta di un’esperienza in stretta connessione con il concetto di trauma, inteso come incontro o impatto ,con l’imprevedibile e l’inatteso, ma anche con l’impotenza e la mancanza di controllo a seconda delle differenti esperienze tra cui il rifiuto.
L’importanza del benessere psicologico in un percorso di fecondazione assistita è stata sancita ufficialmente dalla legge 40 del 2004 in base alla quale i centri di fecondazione assistita devono offrire ai propri pazienti anche la possibilità di accedere un supporto psicologico professionale», continua Cerusico.

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Procreazione assistita: le reazioni

Nel suo libro "Energia e fertilità" si sottolinea l'approccio multidisciplinare che unisca corpo mente ed emozioni. Spesso, infatti, dinanzi alle difficoltà le reazioni sono sempre le stesse: «C’è chi comincia ad avere paura dell’altro, del suo giudizio, chi si sente in colpa come nel caso di Alice, chi istintivamente si difende con meccanismi che alla fine penalizzano tutti», racconta Cerusico.
I momenti di criticità possono essere molti e diversi: se trattati in modo adeguato, possono rivelarsi come una prova da superare con coraggio, mano nella mano.

E, al contrario, possono allontanare la coppia, mandandola in crisi.

«I tempi e i modi delle biotecnologie sono rapidi e netti e lasciano poco spazio a calde atmosfere. Per questo, l’intervento multidisciplinare può dimostrarsi un valido sostegno del percorso di PMA ricordando che la complessità di tutte le emozioni connesse alle disavventure del corpo, in questo caso del corpo infertile, non può e non deve essere messa in secondo piano. È fondamentale tenere conto delle tante emozioni che vengono sollecitate nel corso di queste esperienze, sia livello individuale che di coppia, qualunque sia l’esito finale del percorso di PMA.
Nel caso dei fallimenti e della presa di coscienza che non ci sono più possibilità di avere un figlio, il sostegno di un consulente esperto sarà ancora più importante per elaborare questo trauma nel migliore dei modi», conclude il professore. 

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