Vaccini ai ragazzi, il presidente dei pediatri: «Noi siamo pronti ma le Regioni sono in ritardo»

Vaccini ai ragazzi, il presidente dei pediatri: «Noi siamo pronti ma le Regioni sono in ritardo»
Vaccini ai ragazzi, il presidente dei pediatri: «Noi siamo pronti ma le Regioni sono in ritardo»
di Graziella Melina
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Sabato 29 Maggio 2021, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Per la campagna vaccinale anticovid degli adolescenti dai 12 ai 15 anni, all'indomani dell'autorizzazione da parte dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, i pediatri sono pronti e i loro studi attrezzati, ma manca ancora qualche passaggio burocratico. «Il protocollo di intesa lo abbiamo firmato tre mesi fa - sottolinea, infatti, Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri -. Ora però aspettiamo che siano le singole Regioni a chiamarci per concordare l'avvio della fase operativa».


Dottor Biasci, con quali modalità sarà possibile vaccinare i ragazzi?
«Ritengo che la campagna di vaccinazione anticovid possa svolgersi analogamente a quella antinfluenzale.

Quindi ogni pediatra si organizzerà secondo le proprie abitudini, non dovrebbero esserci complicazioni».


I ragazzi li contatterete voi, come avviene per le altre vaccinazioni?
«Dipende dai casi. Ci saranno i genitori che ci chiameranno, oppure faremo noi la chiamata attiva attraverso una comunicazione che può avvenire in varie maniere, dalla messaggistica, al telefono, grazie anche all'utilizzo del personale di studio. Per noi non è una novità programmare gli appuntamenti per le vaccinazioni. Lo facciamo già normalmente, senza problemi, applicheremo lo stesso sistema per la vaccinazione anticovid».

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Quali, nella platea 12-15 anni, saranno vaccinati per primi?
«Credo sia abbastanza logico pensare di dare la precedenza a coloro che sono più fragili, quindi più a rischio. Non dimentichiamo che così come c'è stata la vaccinazione anticovid dei caregiver e dei genitori dei bambini affetti da varie patologie, è chiaro che adesso diventa naturale vaccinare primariamente quelle categorie a rischio».

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Alcuni genitori, però, hanno ancora qualche dubbio sulla sicurezza dei vaccini anticovid per i più piccoli. Che cosa si sente di dire loro?
«Quando una vaccinazione arriva nella pratica quotidiana, come avviene per qualsiasi farmaco, vuol dire che il medicinale ha concluso la fase di sperimentazione sull'efficacia e su eventuali effetti collaterali. Solo se passa tutti questi controlli e verifiche, attraverso studi e ricerche, un medicinale può essere autorizzato e quindi somministrato. Non dimentichiamo che se ci fossero stati dei problemi, la Food and Drug administration in America non ne avrebbe autorizzato l'uso».

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Ma ci possono essere reazioni particolari?
«Gli effetti sono quelli noti e quindi possono essere affrontati con tranquillità, come per tutte le altre vaccinazioni».


Ci saranno criticità per la gestione delle fiale?
«Non credo ci siano problemi di alcun tipo. La fase di approvvigionamento, che credo avverrà tramite le farmacie territoriali, permetterà una capillarizzazione della campagna vaccinale. Non dimentichiamo poi che la possibilità di conservare il farmaco per trenta giorni, una volta scongelato, nei comuni frigoriferi è una modalità che ci facilita anche la fase di distribuzione».


Quando pensate di iniziare a vaccinare, allora?
«Tutto adesso è in mano alle singole Regioni, come sempre. Noi il protocollo di intesa lo abbiamo firmato tre mesi fa, abbiamo dato subito la nostra disponibilità a vaccinare, ma ora ogni Regione deve organizzare le modalità secondo le proprie dinamiche interne e dare il là al procedimento. Aspettiamo che ci chiamino. Finora lo hanno fatto solo in pochissime».


Un'ipotesi sulla tempistica?
«Sicuramente credo che questa vaccinazione si debba svolgere durante l'estate, cosicché a metà di settembre, quando riapriranno le scuole, i ragazzi siano vaccinati e possano rientrare nelle aule in tranquillità e sicurezza. Fare ripartire la scuola in sicurezza è l'obiettivo».


Proteggere i ragazzi è ora la priorità, dunque.
«Sono passati circa sei mesi dall'inizio della campagna vaccinale e adesso abbiamo la disponibilità di un vaccino anche per i ragazzi. Probabilmente nei prossimi mesi ne avremo altri anche per i bambini sotto i 12 anni. Ricordiamo che per sconfiggere questo virus e impedirgli di continuare a circolare, dobbiamo vaccinare tutti».

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