Vaccini Lazio, cambiano le seconde dosi: il piano slitta di 20 giorni. AstraZeneca subito sostituito con Pfizer

Vaccini Lazio, cambiano le seconde dosi: il piano slitta di 20 giorni. AstraZeneca subito sostituito con Pfizer
Vaccini Lazio, cambiano le seconde dosi: il piano slitta di 20 giorni. AstraZeneca subito sostituito con Pfizer
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 13 Giugno 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 13:16

Lo stop ad AstraZeneca per gli under 60 costa al Lazio quasi 20 giorni sulla tabella di marcia delle vaccinazioni. La Regione contava di terminare tutte le prime dosi tra il 30 giugno e il 1° luglio. Ma la retromarcia sul siero anglosvedese da parte dell’Aifa e del Ministero ha rimescolato le carte. E ha allungato i tempi. Anche perché, al contrario della Lombardia, che ha prima bloccato e poi avallato i nuovi richiami per chi aveva ricevuto la prima iniezione di AZ, la Pisana ha subito rimpiazzato le forniture, caricando le siringhe con Pfizer e Moderna per chi ha meno di 60 anni. Risultato: ora tocca tagliare i nuovi appuntamenti dei due vaccini a Mrna previsti nelle prossime settimane, dato che le scorte sono state in parte dirottate.

Le Asl sono state informate in una call interna: la coperta di giugno è corta, quindi bisogna “spalmare” i nuovi appuntamenti.

L’ultima data disponibile, dal 30 giugno, è stata spostata al 18 luglio, come scopriranno stanotte gli ultimi a prenotarsi, i nati tra il 1997 e il 2004, i 17-24enni. Una mossa inevitabile, all’ultimo miglio di una campagna di vaccinazione che da questo momento in poi, di fatto, non avrà più fasce d’età. Lo slittamento sarà però compensato dai tempi dei richiami: per chi prenoterà da stanotte, la seconda dose di Pfizer sarà fissata a 21 giorni, com’era all’inizio, anziché 35.

FIALE CONTINGENTATE

Da martedì avranno accesso al vaccino anche tutti i 12-16enni, non solo tramite i junior day (il primo, ieri, in 43 punti vaccinali), ma anche attraverso quella che diventerà la procedura ordinaria, con l’appuntamento fissato dal pediatra. Agli adolescenti andranno sempre le fiale Pfizer, le uniche autorizzate per i minori prima dall’Ema e poi dall’agenzia italiana del farmaco. Gli approvvigionamenti vanno quindi contingentati, un tarlo che in questa fase i dirigenti dell’Unità di crisi Covid speravano superato. Perché è vero che il governo, con l’Unione europea, ha opzionato un numero crescente di forniture Pfizer, ma è altrettanto vero che depennare tutti gli appuntamenti di AstraZeneca, nuovi o già fissati, per una platea vasta come quella degli under 60, non può essere un’iniziativa senza ripercussioni, almeno cronologiche. Secondo le stime circolate nelle riunioni tra i dirigenti delle Asl romane, è indispensabile sostituire AZ con Pfizer almeno per 35-40mila prenotazioni.

Alessio D’Amato, l’assessore alla Sanità del Lazio, ieri ha garantito: chi ha già in tasca la ricevuta dell’appuntamento non riceverà brutte sorprese, «tutte le prenotazioni sono confermate». Avanti così quindi, con Vaxzevria (il nuovo nome di AstraZeneca) cambiato in corsa per gli under 60, che d’ora in poi avranno solo antidoti Mrna. A livello organizzativo, «per gli under 60 non cambierà nulla», ha assicurato il governatore Nicola Zingaretti, spiegando poi che «sarà il sistema sanitario che promuoverà l’inoculazione di una dose appropriata».

JOHNSON & JOHNSON

E per Johnson & Johnson che succede? É un vaccino a vettore virale come AstraZeneca, ma il Cts non ha fissato limiti, per ora. L’assessore D’Amato ha posto un quesito al Ministero della Salute. Nel frattempo, spiega, «si applica la circolare del governo, che parla solo di AstraZeneca». Avanti con le punture di J&J anche sotto ai 60 anni quindi. Aspettando risposte dagli uffici di Speranza. Vale per gli hub dedicati, come l’outlet di Valmontone e La Vela di Tor Vergata. Ma anche per le farmacie, dove sono appena arrivate le nuove scorte del mono-dose, che copriranno le iniezioni per tutto giugno. «Oltre l’80% dei nostri prenotati - spiega Claudia Passalacqua, consigliera di Federfarma Roma - è under 40, anche per questo abbiamo chiesto alla Pisana di fornire quanto prima una risposta netta. Se J&J non va più bene per i giovani, ci diano le dosi Pfizer». 
 

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