Vaccino, istruzioni per l'uso: tempi, dosi e allattamento, ecco come funziona

Vaccino, istruzioni per l'uso: dai tempi all'allattamento, ecco come funziona
Vaccino, istruzioni per l'uso: dai tempi all'allattamento, ecco come funziona
di Raffaele Alliegro
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Sabato 9 Gennaio 2021, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:03

Il massimo della protezione offerta dal vaccino si ha a partire da alcuni giorni dopo la seconda dose. E dura alcuni mesi. Bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni. Comunque, almeno in un primo momento anche chi è vaccinato dovrebbe mantenere le misure di protezione. L'Istituto superiore di sanità risponde così alle domande più frequenti che gli vengono rivolte sui vaccini anti-Covid. E fornisce una serie di indicazioni dettagliate che vengono costantemente aggiornate. Ma vediamo quali sono le richieste ricorrenti e quali le risposte.

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Le domande più frequenti, in questo momento, sono sui tempi. Dopo quanto sarò protetto una volta vaccinato? L'Iss risponde che «l’efficacia riscontrata dagli studi clinici si riferisce ad alcuni giorni dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo. Sebbene anche dopo la prima dose è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l'inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall'iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad alcune settimane dalla prima, ha il compito di rinforzarla e renderla più prolungata». Dunque almeno subito dopo la vaccinazione sarà bene non abbandonare le misure di protezione “classiche”, dalla mascherina al distanziamento. Per quanto riguarda invece la durata, «le osservazioni fatte nei test finora hanno dimostrato che la protezione dura alcuni mesi, mentre bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni o servirà ripeterla».

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Ma come funziona il vaccino? Quale tecnologia usa? «I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA». E funzionano così, ricorda l'Istituto superiore di sanità: «Il vaccino induce l'immunità fornendo a cellule umane esclusivamente le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus Sars-CoV-2. Con questi vaccini, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato, e la sola proteina spike non può causare infezione o malattia.

Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione, può essere causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino».

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Molte altre sono le domande che riguardano particolari tipi di situazioni. Ad esempio: «Il vaccino è rischioso per i celiaci?» Oppure: «Se sto allattando posso vaccinarmi?». Per quanto riguarda i celiaci, «non ci sono evidenze scientifiche che suggeriscano che le persone affette da celiachia abbiano un rischio superiore alla popolazione generale, di sviluppare effetti indesiderati in seguito alla somministrazione del vaccino contro il Sars-CoV-2. Pertanto, si raccomanda che le persone affette da celiachia seguano le indicazioni delle autorità di sanità pubblica rivolte alla popolazione generale, riguardo alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2».

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Sull'allattamento, infine, l'Iss fa sapere che «non sono disponibili dati specifici sulla sicurezza dei vaccini Covid-19 durante l'allattamento al seno, né sugli effetti dei vaccini a mRNA sul bambino allattato o sulla produzione/secrezione del latte materno. In generale, l'uso del vaccino durante l’allattamento dovrebbe essere deciso dopo aver considerato i benefici e i rischi». Dunque fornisce una serie di informazioni presentate da alcune agenzie internazionali o da società scientifiche per approfondire l'argomento: «I Centers for Disease Control (Cdc) statunitensi indicano che le donne che allattano al seno e fanno parte di un gruppo a cui è stato consigliato di ricevere un vaccino Covid-19 (es. gli operatori sanitari) possono scegliere di essere vaccinate. L'American College degli Ostetrici e Ginecologi raccomanda che i vaccini Covid-19 siano offerti alle donne che allattano in base ai gruppi di priorità. Non è necessario evitare di iniziare o interrompere l'allattamento al seno nelle donne che ricevono un vaccino Covid-19. Infine, secondo il documento “Covid-19: consenso inter-societario su allattamento e vaccinazione” firmato da Sin (Società Italiana di Neonatologia), Sip (Società Italiana di Pediatria), Simp (Società Italiana di Medicina Perinatale), Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), Aogoi (Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani), Simit (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), la vaccinazione Covid-19 attualmente va giudicata come compatibile con l’allattamento».

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