Vaccini, piano Ue anti-varianti. Johnson&Johnson chiede via libera all'Ema. AstraZeneca fino a 65 anni, si va verso l'ok

Vaccini, piano Ue anti-varianti. Johnson & Johnson chiede via libera all'Ema. AstraZeneca fino a 65 anni, si va verso l'ok
Vaccini, piano Ue anti-varianti. Johnson & Johnson chiede via libera all'Ema. AstraZeneca fino a 65 anni, si va verso l'ok
4 Minuti di Lettura
Martedì 16 Febbraio 2021, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:20

Le varianti del Coronavirus costringono l'Europa a un cambio di passo. Serve una nuova strategia, è la convinzione maturata a Bruxelles, dove la Commissione europea lavora a una procedura accelerata per l'approvazione di vaccini adattati alle nuove varianti Covid e una spinta alla collaborazione tra i produttori per aumentare le forniture, sia dei vaccini già autorizzati sia di quelli per possibili nuovi ceppi virali. Il nuovo piano, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti Ue, sarà presentato domani dalla presidente Ursula Von Der Leyen che intanto esprime soddisfazione dopo che anche Johnson & Johnson ha inviato all'Ema la richiesta di via libera al proprio siero: sarebbe il quarto approvato dall'ente regolatore europeo. E mentre si preannunciano nuovi ritardi nelle consegne di Moderna nella Ue, la società Usa annuncia la fornitura di 100 milioni di dosi agli Stati Uniti entro marzo. In Italia arriva il primo via libera ad Astrazeneca per chi ha fino ai 65 anni. 

La nuova strategia Ue sui vaccini

La prima iniziativa legata al nuovo piano per i vaccini, su cui ha lavorato la commissaria Ue alla salute Stella Kyriakides, riguarderà una procedura accelerata per il via libera ai farmaci già autorizzati e adattati alle nuove varianti che passerà necessariamente dall'aumento delle capacità di sequenziamento e di scambio di informazioni tra i sistemi sanitari nazionali.

Sul versante industriale - seguito da vicino dal commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, che insieme a Kyriakides guida la task force di contatto con i Ceo delle case farmaceutiche e gli Stati membri - Bruxelles spinge per una maggiore cooperazione tra pubblico e privato. E intende mettere in collegamento diverse aziende farmaceutiche in tutta Europa per ampliare la capacità e i volumi produttivi dell'Unione e garantire che la produzione non subisca più interruzioni. 

Johnson & Johnson

L'Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha ricevuto la richiesta di autorizzazione per il vaccino anti-Covid sviluppato da Janssen-Cilag (Johnson & Johnson). L'Ema fa sapere che potrebbe dare una valutazione verso metà marzo. «Accolgo con favore la notizia della richiesta di Johnson&Johnson all'Ema» per l'ok al «suo vaccino contro il Covid-19. La Commissione Ue sarà pronta a concedere l'autorizzazione non appena l'Ema fornirà un parere scientifico positivo. Vaccini più sicuri ed efficaci sono in arrivo», scrive su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Astrazeneca, primo via libera per chi ha fino a 65 anni

Verso la somministrazione del vaccino AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni. È questo la linea espressa dagli esperti nella riunione di oggi alla quale hanno partecipato rappresentanti del ministero della Salute, Aifa e regioni. La decisione finale arriverà però solo dopo una ulteriore riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa. Secondo quanto si apprende, il ministro della salute ha, infatti, chiesto all' Aifa di «fare ogni verifica sul piano scientifico e sulla base di evidenze, per capire se c'è la possibilità di ampliare il limite dell'età. Tale decisione aiuterebbe a velocizzare la campagna vaccini». 

Moderna, ancora ritardi

«Moderna ci ha annunciato qualche ritardo nelle consegne di febbraio, che saranno recuperate a marzo», ha detto una portavoce della Commissione europea. Sulla trattativa che, secondo notizie circolate sulla stampa tedesca, sarebbe in corso per un contratto di preacquisto per ulteriori 150 milioni di dosi con l'azienda biotech americana Moderna (con cui l'Ue ha già un accordo per complessive 160mln di dosi) la portavoce ha risposto «non commentiamo sui negoziati in corso». Moderna prevede di consegnare 100 milioni di dosi di vaccino per il Covid al governo americano entro la fine di marzo. Altri 100 milioni saranno consegnati entro maggio e altri 100 entro luglio. Lo annuncia Moderna in una nota, sottolineando che l'impegno alle consegne è legato a un aumento della produzione negli ultimi mesi e alla previsione si un ulteriore incremento nei prossimi mesi.

AstraZeneca, malori per il vaccino: gli ospedali tedeschi interrompono le vaccinazioni

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA