Spray nasale sperimentale potrebbe proteggere (a tempo) dal Covid (Omicron inclusa) per otto ore: la scoperta in Finlandia

I ricercatori entusiasti, ma non sarà un'alternativa ai vaccini. Sperimentato sui topi, presto nuovi test

Lo spray nasale sperimentale potrebbe proteggere dal Covid (Omicron inclusa) per otto ore: cosa dice lo studio finlandese
Lo spray nasale sperimentale potrebbe proteggere dal Covid (Omicron inclusa) per otto ore: cosa dice lo studio finlandese
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 15:04

Uno spray nasale sperimentale potrebbe garantire la protezione dal Covid per otto ore. Uno studio dell'università di Helsinki ha diffuso le evidenze che, se confermate, possono cambiare la lotta alla pandemia. I ricercatori che hanno prodotto lo spray, sono riusciti a dimostrarne l'efficacia contro il virus (variante Omicron compresa), grazie alla sperimentazione sui topi da laboratorio. I primi test hanno dato esiti positivi, ma prima di passare alla sperimentazione sugli uomini saranno necessarie ulteriori verifiche.

Spray nasale protegge dal Covid

«Questa tecnologia è economica e altamente realizzabile e l'inibitore funziona ugualmente bene contro tutte le varianti», ha detto a Gizmodo l'autore dello studio Kalle Saksela. «Funziona anche contro il virus SARS ormai estinto, quindi potrebbe anche servire come misura di emergenza contro possibili nuovi coronavirus» le sue parole.

Lo spray, sviluppato per immunocompromessi e altre persone ad alto rischio, è composto da una proteina sintetica simile a un anticorpo che riconosce e si lega alla proteina spike del coronavirus, fermandola temporaneamente, spiega lo studio. 

I ricercatori hanno scoperto che una piccola dose dello spray ha impedito alle cellule di essere infettate da tutte le varianti del coronavirus, incluso Omicron. Inoltre, i topi sottoposti a trattamento, avevano molte meno probabilità di avere problemi al tratto respiratorio superiore e ai polmoni dopo essere stati esposti alla variante Beta del Covid. «Tuttavia, non è un vaccino, né vuole essere un'alternativa ai vaccini, ma piuttosto integrare la vaccinazione per fornire una protezione aggiuntiva».

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